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Originariamente inviata da Slim_
In sostanza, la differenza fondamentale rispetto a prima (ante 16dic2021) è che:
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Ho capito quello che intendi ma ribadisco che parlate della situazione ante 2018.
A livello strettamente legale già nel 2018 è stato formalizzato lo stesso identico divieto di cui parliamo ora (al netto di quelli segnalati che vi erano anche prima del 2018).
L'altra cosa che dico è che si applica solo ai boschi. Ma i boschi non sono quelli del dizionario, un qualsiasi gruppo di alberi, sono quelli che la regione ha decretato tali. E la regione puo' anche decidere le eccezioni.
ricordiamoci che ci sono anche le areee protette. ha poco senso fare aree protette se è già protetto tutto. Evidentemente dove non è area protetta ci faranno fare qualcosa in piu'.
terzo: Se attraversavi un bosco (in senso di gruppo di alberi) percorrendo una strada non è detto inprincipio che fosse un bosco in senso legale. E anche se fosse non è detto che tu lo abbia attraversato percorrendo una viabilità forestale. Questo sul piano formale poi andiamo a vedere l'incidenza statistica che potrebbe certamente essere sfavorevole.
quarto: Se andavi in posti che sapevi essere vietati, erano vietati comunque e il CDSnon centra nulla.
Nel CDS non c'è una norma che vieti di guidare l'auto indossando un cappello rosso. Ma se il sindaco fa una ordinanza vietando di andare con il cappello rosso in un determinato quartiere, (ovviamente motivato) tu in quel quartiere non ci puoi andare anche se il CDS lo consente.
Io per onestà intellettuale devo ammettere che non so quanto sia esteso il perimetro di questi boschi ufficialmente legalmente riconosciuti rispetto al totale.
In alcuni posti potrà essere molto, in altri poco. Dove sono nato io ZERO ma è pieno di strade sterrate ad uso agricolo. Le quali attraversano anche boschi o boscaglie magari non enormi ma visivamente fatte di alberi.
In valle D'aosta per dire invece non puoi neanche azzardarti a pensare di mettere una moto su una poderale fosse pure larga 10 metri. Da sempre, ben prima del 2018.
Ma quanto estesi siano questi boschi ve lo sareste dovuti chiedere tre anni fa quando è usiuto il decreto 34/2018 non ora. Se nel frattempo sete andati tranquilli non vedo perchè non continuare, dal punto di vista legislativo non c'è differenza.
per onestà intellettuale capitolo due ammetto anche che capisco al 100% la preoccupazione perchè vedendo che un concetto viene ribadito, è chiaro che l'intenzione generale sottostante è quella di introdurre un progressivo maggior controllo. Ma se è una compressione di una libertà esistente se ne puo' discutere altrimenti è la rivendicazione di una libertà aggiuntiva che non esisteva.