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Originariamente inviata da biwu
Fare le cose di fino costa.
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Non c'era bisogno di fare le cose particolarmente di fino, biwu. Bastava chiedere a ogni sedicente possessore di mezzo storico di esibire il certificato ASI o FMI comprovante la storicità del mezzo al momento del pagamento del bollo.
La tua moto è storica? Bene: c'è la FMI che lo certifica e da quel momento godi dei benefici conseguenti.
Hai un ferro vecchio che cade a pezzi e ti stai approfittando del fatto che costa niente di bollo e assicurazione? Nulla da fare: senza certificato FMI paghi il bollo normale.
Sistema semplice, privo di interpretabilità e a costo zero.
Il problema è stato che fino ad ora la sola discriminante è stata l'età del mezzo, e vorrei sapere quanti di quelli che "se ne approfittavano" (perché poi si sta parlando della solita guerra dei poveri...) hanno ben pensato di spendere tempo e soldi nel richiedere un certificato ASI per la Panda rugginosa. Nel momento in cui il certificato diventa obbligatorio hai già tagliato fuori chi non merita il beneficio. Il tutto ovviamente al netto di sotterfugi e benevolenze varie, ma questo è un altro conto, e va fatto per ogni cosa che succede in questo Paese...