Fare le cose di fino costa. Lasciare normative con cavilli e casi specifici per poter gestire tutte le esigenze particolari dei singoli, se pur idealmente apprezzabile, non è applicabile in un paese con il senso civico dell'Italia di oggi. Gli abusi sarebbero di più delle singole particolarità che si intendevano tutelare.
Queste normative sarebbero considerate dai più, anche su QdE, barocce e burocratiche.
I controlli e le verifiche (che anche qui tutti chiedono ogni volta che si modifica una normativa) avrebbero costi organizzativi, sociali ed economici insostenibili (sareste disposti a far entrare la finanza nel vostro garage a farvi le pulci sulla storicità dei vostri mezzi un anno sì e un anno no?).
Questo è dimostrato dai fatti e dalla condizione del paese di oggi.
Semplificazione significa semplificare, il chè implica necessariamente considerare solo gli aspetti principali e semplificare anche le possibilità di controllo, e come conseguenza risparmiare.
Quindi le 1000 persone che in Italia hanno per passione 2 o 3 mezzi tra i 20 e i 30 anni in cantina, contano meno dei 4.000.000 di veicoli vecchi che circolano con bollo e assicurazioni da finti mezzi storici.
Sul bollo calcolato in parte sul valore di mercato del veicolo (mantenendo una quota fissa da usare come leva di intervento sul mercato) sono d'accordo anch'io.
Ma i veri mezzi storici pagherebbero di più, non di meno.
E così la tassa di possesso diventerebbe una vera patrimoniale, ma non so quanti ne sarebbero felici.
Ultima modifica di biwu; 07-12-2014 a 14:56
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