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Da Walwal il Forum originario dove si parla di argomenti che riguardano il mondo Motociclistico e di argomenti correlati , la politica e gli OT sono banditi.
Il Bar è intitolato al nostro caro amico Walter. |
23-03-2011, 02:57
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#51
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Mukkista doc
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mio padre ha 82 anni,da militare faceva "il portalettere" con una harley.Quando ho comprato la moto e gliel'ho fatta vedere,si è avvicinato a me con un sorriso malandrino e mi ha detto"lo sai che per girare a destra devi sterzare a sinistra,e che per girare a sinistra devi sterzare a destra?" io credevo che da buon ca@@arone qual'è stesse scherzando....solo dopo qualche mese ho scoperto che diceva sul serio....e ha semplicemente ragione!
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23-03-2011, 04:37
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#52
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Mukkista doc
Registrato dal: 22 May 2008
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Ragazzi la discussione si fa interessante................
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23-03-2011, 06:18
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#53
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Guest
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Quote:
Originariamente inviata da pioneer55
SSSEEE....ccciao! 
mo' mettiamoci pure il freno posteriore a confondermi le idee! 
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Lascia perdere .. prima dai tempo al cervello di impadronirsi del concetto di dover spingere sul semimanubrio per far inclinare la moto.
Solo acquisito questo principio, si potrà procedere verso finezze varie.
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23-03-2011, 08:10
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#54
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Mukkista doc
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Quote:
Originariamente inviata da 1Muschio1
... Io userei ...se la curva chiude improvvisamente ...anche il freno posteriore ... Io ... Hahaha ! E ci terrei sempre la punta del piede sopra per sicurezza ...Prendetevi delle moto agili per la strada ... Vedrete che le curve improvvisamente chiuse le chiudi
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quotatissimo, così chiudi anche quelle curve che per velocità non sono adatte alla tecnica della pressione sul manubrio
...comunque per chi si sente con dubbi e sente che gli manca qualcosa...investite due soldi e tre giorni per un corso tipo gsss curve e tornanti
cambia la vita
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"Tali cose farò...ancora non so quali, ma tali che ne tremerÃ* la terra"
r1200gs, TT600re, r100r
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23-03-2011, 08:22
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#55
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Mukkista doc
Registrato dal: 30 Jul 2007
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Messaggi: 1.844
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Continuo qui dopo essere stato sbeffeggiato nel post del telelever
Il mio intervento "incriminato" era proprio volto ad evitare che, una volta appreso quello che sembra paradossale, cioè che per iniziare una curva occorre inizialmente sterzare nel verso opposto, non si creda che sterzare nel verso opposto sia il modo per percorrere la stessa  .
E' proprio quello che sembra emergere da interventi come questo sopra
Quote:
Originariamente inviata da vertical
mio padre ha 82 anni,da militare faceva "il portalettere" con una harley.Quando ho comprato la moto e gliel'ho fatta vedere,si è avvicinato a me con un sorriso malandrino e mi ha detto"lo sai che per girare a destra devi sterzare a sinistra,e che per girare a sinistra devi sterzare a destra?" io credevo che da buon ca@@arone qual'è stesse scherzando....solo dopo qualche mese ho scoperto che diceva sul serio....e ha semplicemente ragione!
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Posto che la cosa va vista in tutto il processo reale che richiede continui aggiustamenti e correzioni da parte del pilota, isolando gli elementi fondamentali che permettono l'inserimento e la percorrenza di un veicolo in curva abbiamo che (ipotizziamo una curva a sinistra):
- Ruotando velocemente e brevemente il manubrio verso destra succede che, poiché la moto sta cambiando direzione, si genereranno sia una forza centrifuga che un effetto giroscopico con i seguenti risultati:
- la forza centrifuga, che viene applicata al baricentro, essendo diretta verso l'esterno della curva (in questo momento sto curvando verso destra), tenderà a rovesciare la motocicletta inclinandola verso sinistra
- l'effetto giroscopico creerà, come conseguenza del corpo di sterzo verso destra, un effetto analogo, ovvero una coppia che farà inclinare il veicolo sempre verso sinistra
A questo punto se nient'altro intervenisse per creare un nuovo equilibrio, la situazione sarebbe compromessa e la caduta inevitabile. Eppure, proprio ora che la moto sta sfuggendo al nostro controllo , stiamo cominciando a fare la curva.
La moto in questo momento si sta inclinando verso sinistra e la sensazione che il pilota avverte è di caduta da tale parte.
Agiamo ora sullo sterzo operando una lenta rotazione verso sinistra: sarà questa manovra che, introducendo la moto su una traiettoria circolare (ovvero in curva verso sinistra) darà origine ad una forza centrifuga che instaurerà una nuova situazione di equilibrio nella quale la forza centrifuga bilancia la forza peso che farebbe cadere la moto verso l'interno.
Insomma se per girare a sinistra spostando la moto a mano giro lo sterzo verso sinistra, cosa evidente anche nelle curve a bassissima velocità. Non è che ad "alta" velocità posso effettuare una curva se prima o poi non giro lo sterzo nella direzione voluta. Poco certo, e volendo si può vedere perché, senza escludere durante la percorrenza di curva di spingere nuovamente il manubrio verso l'esterno per aumentare la piega, ma per compiere una traiettoria curvilinea lo sterzo deve essere ruotato nel senso della curva.
La curva in derapata, tipo speedway, è un caso particolare.
Ho abbondantemente citato dal testo "Effetto Moto. Dinamica e tecnica della motocicletta", che invito tutti a leggere:
http://www.quellidellelica.com/vbfor...d.php?t=158233
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23-03-2011, 09:05
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#56
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Mukkista doc
Registrato dal: 01 Dec 2005
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Quote:
Originariamente inviata da langs
L'istruttore è, evidentemente, quello di sx e mi sembra che tutto faccia meno che "spingere sul semimanubrio interno" !!
Non venitemi a dire che sta indicando la traiettoria all'allievo, perchè sarebbe clamoroso che la foto esplicativa della pubblicità mostri una posizione completamente opposta a quella giusta!
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Embe'? Quando hai un po' di mano sulla moto e resti a un rispettoso margine dal tuo limite personale, come sicuramente l'istruttore in foto, si fa benissimo sto giochino col manubrio intero. Coi semi è un filo più ostico; ed è comunque raccomandabile non farlo su tratti dove devi scendere sotto i 60 all'ora, perché lì perdi precisione rinunciando alla mano "interna". Ma non dimostra niente: nonostante questo, è esattamente come dice Muntagnin, la piega la regoli e la modifichi con una pressione controintuitiva (ma il verso dello sterzo in quanto tale - cioè la risultante - è sempre interno, nella guida in aderenza) ed è così fin dai venti all'ora, non servono i 50. Solo che a 20/30 km/h ci vuole molta delicatezza perché la moto non si autostabilizza più tanto bene mano a mano che la ruota gira più piano, e quindi se fai una cazzata, una grezzata, la moto se sei tanto lento non te la corregge automaticamente.
Sullo spostare il corpo è una questione anche molto di abitudine, di preparazione fisico-atletica. E' indubbio che sia vantaggioso sulla percorrenza singola, premeditabile. E' indubbio che, specie sul lento molto serrato possa essere inutilmente dispendioso nei destra-sinistra. E' indubbio che se sei in una curva molto lenta e la posteriore sbandicchia, se come dice Wotan stai addirittura esterno hai un vantaggio enorme nel controllare la situazione. Inoltre se sei esterno controlli meglio simultaneamente le pressioni interne e la sterzatura vera e propria, cosa fondamentale per fare forte le curve più lente, dove sei tanto sterzato e, se non lo sei, pieghi invano e vai fuori largo uguale.
Il fatto è che, se in dieci o venti minuti a saltare a destra e a sinistra sei cotto, la sicurezza attiva complessiva della tua uscita è molto inferiore che rimanendo col culo fermo in sella tutto il giorno, anche se in quei dieci/venti minuti è superiore.
Quanto all'espediente narrativo iniziale, a me non è mai successo di trovarmi nella condizione che dice muntagnin. Ho allargato tornanti a destra a vista in uscita, perché mi annoiano e sono un cane a farli. Ho allargato a qualche cm oltre la mezzerie due perdite di anteriore perché non accompagnarle equivaleva a cadere, poi basta.
Non essendo uno che vuole fare "il di più", come si dice a Milano, finché non sono stato sicuro di saper guidicchiare mi sono tenuto ampio margine, e quando ho ridotto il margine l'ho fatto a ragion veduta. Capisco che è un comportamento poco diffuso in ambienti monosessuali maschili fondati sulla sbruffonata collettiva, sul gettare l'ormone oltre l'ostacolo, ma a me di sfigurare sulla mie pelle non frega assolutamente niente e trovo solo patetico chi entra in curva senza sapere bene come se ne esce, solo per non "mostrarsi da meno" al resto del branco. Una delle ragioni per cui adoro la moto è che a quelli così, che ci vanno un tanto al chilo e la va o la spacca, non li ho mai potuti soffrire fin da piccolissimo, ma nelle cose cui non si rischia gli dice sempre bene, mentre dove conta saper fare le cose davvero, qualche volta gli va in culo
Ovviamente devi sempre essere convinto e sicuro di passare per andar dentro deciso, se ti poni il dubbio hai già mollato lì il momento utile e buona notte.
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本田 シービーアール1000アールアール ファイアーブレード
Ultima modifica di Zel; 23-03-2011 a 09:14
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23-03-2011, 10:04
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#57
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 10 Aug 2010
ubicazione: Milano
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S1000R, R1200R, ex F650GS
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23-03-2011, 10:20
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#58
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Mukkista logorroico!
Registrato dal: 25 Aug 2004
ubicazione: Roma - S. Diego
Messaggi: 25.567
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Quote:
Originariamente inviata da NICOTACOS
Mi dite in che modo ho detto una castroneria? 
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Quote:
Originariamente inviata da NICOTACOS
Continuo qui dopo essere stato sbeffeggiato nel post del telelever 
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Allora, tu avevi scritto questo (e lo hai ripetutto più dettagliatamente in questo thread):
Quote:
Originariamente inviata da NICOTACOS
non vorrei che si pensasse che, poiché per inserire la moto in curva occorre ruotare brevemente lo sterzo verso la direzione opposta a dove si vuole andare, poi la curva si faccia con la ruota che punta all'esterno (non parlo della curva in derapata).
La curva si fa comunque sterzando nella direzione di percorrenza. In modo impercettibile e non evidente quando la moto è piegata (e proprio per effetto della piega) e il raggio della curva non è molto piccolo, ma per far voltare una moto bisogna prima o poi girare lo sterzo verso l'interno della curva proprio come fai quando sposti la moto a mano. 
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Non è così.
Per sterzare, o per accentuare una sterzata già in essere, bisogna sempre ruotare leggermente lo sterzo nella direzione opposta a quella della curva, a meno che non ci si trovi a una velocità tale che l'effetto autoraddrizzante dell'avancorsa non funziona bene (sotto i 10-15 km/h).
Non c'è alcuna necessità di riaccompagnare lo sterzo nella direzione della curva, perché ci pensano le forze in gioco (in particolare, l'effetto giroscopico della ruota anteriore, in conseguenza dell'inclinazione della moto prodotta dal controsterzo) a fare questo automaticamente, e ciò avviene anche se chi guida continua a premere contro la manopola interna.
In sintesi, la castroneria (perdonami la durezza, ma questo è un argomento su cui ho sentito le cose più assurde e ciò mi porta ad essere particolarmente tagliente) sta nel credere che "bisogna prima o poi girare lo sterzo verso l'interno della curva proprio come fai quando sposti la moto a mano": non è così, mai: è impossibile, perché se fai coscientemente una cosa del genere, la moto si raddrizza sempre e, se continui, comincia a curvare dalla parte opposta.
Fai qualche prova tenendo bene a mente quello che ho detto e "sentendo" esattamente i tuoi movimenti, e non potrai che darmi ragione.
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Claudio Angeletti
L'arte della sicurezza in moto
BMW S1000RR 2025 - Silence S01+ 2022
Ultima modifica di Wotan; 23-03-2011 a 10:22
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23-03-2011, 10:28
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#59
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Mukkista in erba
Registrato dal: 12 Apr 2007
ubicazione: Treviso
Messaggi: 478
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Non vorrei essere frainteso.
Io non voglio dire che per curvare non si fa pressione sul semimanubrio interno ma si curva spostando il corpo.
Voglio solo dire che la pressione sul semimanubrio interno è accompagnata dallo spostamento del busto e della testa (le chiappe meglio lasciarle sul sellino, su strada), che con naturalezza, spostano gran parte del peso sul polso interno e la moto ... curva praticamente da sola!
Volevo anche precisare che precede tutta questa operazione una corretta posizione in sella, non rigida da gen. Rommel sul tank dell'Africa Korps, ma morbida e dinamica col busto leggermente piegato in avanti e le braccia flesse.
Penso di non fare un paragone azzardato di assimilare la moto allo sci: più si è rigidi e bloccati, peggio si va ...
Pensate, ad es., alla differenza fra un passeggero inesperto e pauroso che quando curvate per paura si irrigidisce e controbilancia dalla parte opposta! Ecco, anche il pilota è, sostanzialmente, un passeggero della moto e deve assecondarne le linee non contrastarle (magari inconsciamente).
__________________
Ex kappista ora convinto mukkista (anzi bicilindrista)
RT1200 grigia - Multistrada 1000DS rossa
Ultima modifica di langs; 23-03-2011 a 10:38
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23-03-2011, 10:28
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#60
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Mukkista doc
Registrato dal: 01 Dec 2005
ubicazione: Milan / Roma
Messaggi: 5.299
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secondo me nicotacos voleva solo dire che la risultante di tutte le forze e controforze, il verso effettivo dello sterzo, in percorrenza a piega impostata, nella guida in aderenza, se lo potessi fotografare sarebbe diretto secondo il verso di curvatura, e non contro di esso..
quanto alle azioni del conducente, hai ragione wotan.
@langs: concordo. è che, vedi, con il manubrio, quando lo sai usare, fai quello che vuoi dalle 9 del mattino alle 2 di notte di fila, t'assicuro, ci può anche essere un miliardo di curve e ti stanchi meno che ad andare a 100 all'ora dritto, perché fai quel tanto di movimento che non ti lascia imbastire ma nulla di più. con lo spostamento in sella, o passi il resto della settimana ad allenarti al giro in moto, oppure dopo un tot di tempo, affaticandoti, cominci a sbagliare progressivamente i tempi e la misura. o peggio cominci a correre, perché mentalmente ti sei già rotto i coglioni di andare a un ritmo che potresti fare uguale piegando un massimo di un grado e mezzo in più (hanno studiato che è all'incirca questo il vantaggio massimo offerto dalla posizione "spenceriana") ma con fatica zero, e allora ti riprendi quel grado e mezzo in maggiore velocità di pecorrenza e il discorso un po' ipocrita di usare il corpo per piegare meno ed essere più sicuri, va a farsi benedire; anche perché l'adrenalina ti dà maggiore energia quando le forze cominciano a mancarti ed è quindi normale alzare il passo proprio in quel momento per tenersì su. poi finiscono proprio, le forze.
io non dico né sì né no, dico solo che è soggettivo, dipendente molto dalle abitudini e un po' dal genere di moto. ovvio che restare completamente immobili di busto come si riesce a fare (non dico che si faccia sempre) con la GS, su una sportiva coi mezzi manubri sotto piastra, PER ME è completamente innaturale e se ci provo o vado 20 all'ora in meno, o mi cago addosso. quindi faccio spontaneamente come dici tu. su una naked, lo stesso ma meno pronunciato. è una cosa che in due curve capisci qual è l'adattamento tuo proprio a quella moto, ti regoli e vai. se ti stanchi rallenti prima. dopo un po' di volte che usi quella moto lì, ti stanchi sempre più tardi e alla fine ti stanchi uguale alla moto col manubrione.
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本田 シービーアール1000アールアール ファイアーブレード
Ultima modifica di Zel; 23-03-2011 a 10:45
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23-03-2011, 10:35
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#61
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Mukkista doc
Registrato dal: 04 May 2004
ubicazione: Milano
Messaggi: 1.147
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vi prego continuate... :-)
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Ducati Mts 1200 GranTurismo
"QUATTRO RUOTE SPOSTANO IL CORPO, MA DUE MUOVONO L'ANIMA.."
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23-03-2011, 10:37
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#62
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Mukkista in erba
Registrato dal: 12 Apr 2007
ubicazione: Treviso
Messaggi: 478
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Quote:
Originariamente inviata da Wotan
Allora, tu avevi scritto questo (e lo hai ripetutto più dettagliatamente in questo thread):
Non è così.
Per sterzare, o per accentuare una sterzata già in essere, bisogna sempre ruotare leggermente lo sterzo nella direzione opposta a quella della curva, a meno che non ci si trovi a una velocità tale che l'effetto autoraddrizzante dell'avancorsa non funziona bene (sotto i 10-15 km/h).
Non c'è alcuna necessità di riaccompagnare lo sterzo nella direzione della curva, perché ci pensano le forze in gioco (in particolare, l'effetto giroscopico della ruota anteriore, in conseguenza dell'inclinazione della moto prodotta dal controsterzo) a fare questo automaticamente, e ciò avviene anche se chi guida continua a premere contro la manopola interna.
In sintesi, la castroneria (perdonami la durezza, ma questo è un argomento su cui ho sentito le cose più assurde e ciò mi porta ad essere particolarmente tagliente) sta nel credere che "bisogna prima o poi girare lo sterzo verso l'interno della curva proprio come fai quando sposti la moto a mano": non è così, mai: è impossibile, perché se fai coscientemente una cosa del genere, la moto si raddrizza sempre e, se continui, comincia a curvare dalla parte opposta.
Fai qualche prova tenendo bene a mente quello che ho detto e "sentendo" esattamente i tuoi movimenti, e non potrai che darmi ragione.
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Ha perfettamente ragione Wotan.
Provate a prendere un cono (o basta un bicchiere) e fatelo rotolare: noterete che gira su sè stesso !
Così avviene nelle ruote della moto: più pieghi e più la moto gira da sola.
Non solo.
Piegando diminuisce anche la circonferenza della ruota a contatto con il terreno, per cui diminuisce anche la velocità: per cui la piega ha anche un effetto rallentante.
Tornando al topic iniziale: se ci si accorge che si sta allargando una curva, semplicemente aumentando la piega si otterrà il duplice effetto di curvare di più e di rallentare! Ovviamente nei limiti di aderenza dell'asfalto, ma penso che stiamo parlando non di velocità incontrollabili ma di rimedi possibili.
Un esercizio interessante è anche quello, in curve lunghe, a metà curva di accennare una ulteriore forza sul manubrio verso l'interno: la moto chiuderà immediatamente la curva. Questo dimostra che si poteva affrontarla, in piena sicurezza, ad una velocità superiore.
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Ex kappista ora convinto mukkista (anzi bicilindrista)
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Ultima modifica di langs; 23-03-2011 a 10:39
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23-03-2011, 10:45
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#63
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Mukkista doc
Registrato dal: 22 May 2008
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Messaggi: 1.328
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Ciao!
Mi volete confondere le idee...
Dopo tanti anni di guida in moto ho fatto un corso di guida sicura con Adventureschool.
Da due anni di pratica delle tecniche imparate con Stefano in particolare lo spostamento del corpo verso l'interno della curva, la mia guida è migliorata moltissimo sopattutto in termini di sicurezza. Mi pare di aver capito da questa discussione che invece basta la pressione della mano sul manubrio.
Spero ci sia una spiegazione a tutto questo.
Vorrei anche un parere da Votan se possibile.
Grazie Raffaele
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23-03-2011, 10:54
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#64
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Mukkista doc
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Messaggi: 1.844
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Penso, Wotan, che possiamo trovare un'intesa. 
La sintesi di Zel è soddisfacente. Però credo anche di aver postato un video dove appare bene i movimenti che fa lo sterzo(è un video qualsiasi di una telecamera on board dove si vede lo sterzo http://www.youtube.com/watch?v=7z_87Z9VO8Q ) .
Quindi non voglio addentrarmi nel discorso se il pilota scientemente o meno gira lo sterzo nel senso della curva per svoltare, come non ha senso più di tanto discutere se uno spinga o meno coscientemente per "controsterzare" per inserire la moto (o la bicicletta) in curva: lo fa e basta.
L'importante è che sia chiaro che, come risultato delle varie azioni compiute, la moto curva perché lo sterzo la indirizza nel senso della curva da percorrere.
Dopodiché però deve essere anche chiaro che la spinta sul semimanubrio interno tende ad inclinare sempre di più la moto e questo permette di percorrere un raggio di curva minore con lo stesso angolo di sterzatura. Ma se si vuole far girare la moto la spinta impulsiva deve cessare e non può essere continua, altrimenti si cade.
D'altra parte credo che sia comunque esperienza comune che per chiudere una curva si possa anche agire accentuando l'angolo di sterzata.
Quanto questo sia opportuno in determinate occasioni e quanto questo possa innescare una scivolata per perdita dell'anteriore è un'altro discorso.
p.s.
Anche la sezione e il profilo degli pneumatici hanno un'influenza. Ma la moto non curva certo da sola come fa il cono che rotola, che tra l'altro non può andare dritto.
Ultima modifica di NICOTACOS; 23-03-2011 a 11:01
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23-03-2011, 11:11
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#65
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Guest
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Quote:
Originariamente inviata da pieromart
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Mi si è aperto un mondo!!!! Prima guidavo di istinto senza consapevolezza.... questa mattina mi è sembrato incredibile come la "spinta" sui semi manubri renda tutto molto più facile e rapido!! .....................
Un grazie a Muntagnuin per aver aperto/riaperto questo post su un argomento che per molti può sembrare banale ma che per tanti non lo è affatto!!..........
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Quando si apre questo genere di 3D si corre sempre il pericolo di esser additati come i soliti saccenti o meno elegantemente .. come coloro che pisciano lungo.
La sicurezza in moto parte dalla conoscenza delle regole basi di come si guida un mezzo a 2 ruote.
Se grazie a questo genere di post qualcuno prende coscienza di una nuova realtà.. la soddisfazione di esser stati utili supera la tristezza per gli sberleffi che puntalmente arrivano.
Poi le varie Accademie ... diranno di spostare il corpo fare quello o quell'altro.
Tutto vero e tutto falso, come sempre ognuno farrà suo quello che crede meglio.
Io faccio parte della vecchia generazione di motociclisti e consentitemi di piloti.
Alla mia epoca i cavalli, intesi come HP, erano pochi e anche un dito .. fuori carena voleva dire perde giri di motore. Si imparava a far correre il mezzo e a far curve rotonde.
Le strade erano quelle che erano e la riga di mezzaria, quando c'era, era sovente coperta dal brecciolino. Per questo s'imparava a non superare la mezzEria . Piuttosto piego di più ma di là non vado.
Ora l'età è quella che è .. in moto continuo ad andarci, ma le mie regole non sono cambiate e nonostante esse ... proprio fermo non sono .
Ultima modifica di Muntagnin; 23-03-2011 a 11:27
Motivo: Corretto strafalcione .. da mezzaria in mezzeria
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23-03-2011, 11:20
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#66
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Mukkista doc
Registrato dal: 01 Dec 2005
ubicazione: Milan / Roma
Messaggi: 5.299
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Quote:
Originariamente inviata da Muntagnin
Le strade erano quelle che erano e la riga di mezzaria, quando c'era, era sovente coperta dal brecciolino. Per questo s'imparava a non superare la mezzaria. Piuttosto piego di più ma di là non vado.
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che dio vi benedica.
(anche se si chiama mezzEria)
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本田 シービーアール1000アールアール ファイアーブレード
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23-03-2011, 11:25
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#67
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Guest
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23-03-2011, 11:39
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#68
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Mukkista logorroico!
Registrato dal: 25 Aug 2004
ubicazione: Roma - S. Diego
Messaggi: 25.567
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Vorrei provare a chiarire la questione una volta per tutte: spostare il corpo è utile, ma non indispensabile per curvare.
Fate la seguente prova: mettetevi in sella perfettamente al centro e rigidi, stringete bene le ginocchia intorno al serbatoio e premete sulla manopola interna alla direzione in cui dovrete curvare. Osserverete che la moto curva alla grande, con rapidità e potenza, senza alcun bisogno di altri movimenti.
Provate invece a lasciare il manubrio e a curvare spostando anche con grande enfasi il corpo da una parte: la moto curverà pochissimo, ammesso che curvi.
Certo: se lo fate con le mani sul manubrio, la moto curva perfettamente, ma questo non avviene per lo spostamento del corpo in sé, ma perché premete sulla manopola interna, in quanto ciò è una conseguenza naturale dello spostamento del busto all'interno della curva.
In altre parole, il controsterzo è l'autore della curva per almeno 95%, e può esserlo per il 100% senza particolari controindicazioni, almeno nella guida normale, turistica.
Con ciò - attenzione - non voglio dire che spostare il corpo non serva, tutt'altro!
Ho frequentato anch'io i corsi di guida sicura, presso il GSSS - a dirla tutta, sto per frequentare un corso per qualificarmi come istruttore federale IGSS - e so bene che cosa insegnano, giustamente.
Lo spostamento del corpo serve a bilanciare la moto, in modo tale da favorire la traiettoria scelta da chi guida.
Nei corsi di guida sicura su strada insegnano a sporgersi col busto (ma per nulla o poco con il sedere) verso l'interno prima dell'ingresso in corva, e poi a portare giù la moto con il controsterzo e con la pressione del ginocchio esterno sul serbatoio.
E' giusto fare così se si vuole guidare al meglio su strada - anche se ciò non è indispensabile - perché lo spostamento preventivo del busto predispone la moto all'ingresso in curva, facilitando il compito al controsterzo, rendendo l'ingresso in curva ancora più pronto, oltre a diversi altri vantaggi.
In realtà, tutto può servire in moto, e quasi tutte le tecniche servono a più di uno scopo, ma il loro uso corretto dipende dalle circostanze, e le stesse cose che possono essere assai proficue in una circostanza, possono diventare controproducenti se fatte a sproposito nelle circostanze sbagliate
Ad esempio, sporgersi completamente fuori sagoma portando fuori anche il ginocchio fino a strusciare la saponetta a terra è una mossa indispensabile in pista, soprattutto perché consente al pilota di aumentare notevolmente la velocità di percorrenza in curva una volta che la moto ha raggiunto il limite fisico di piega, evitando di strusciare le pedane a terra e mantenendo le gomme nell'area di appoggio ottimale.
Una manovra del genere quindi ha senso se si intende piegare a 50°, ma non ha praticamente alcuna utilità se fatta con la moto inclinata a 25° (e con gomme dal profilo molto sportivo, peggiora anche le cose, perché riduce l'area dell'impronta a terra).
Eppure, anche nella guida turistica, buttarsi fuori sagoma verso l'interno può avere senso eccome, in particolari circostanze, come, ad esempio, quando in curva piena ci si trova in presenza di sconnessioni tali da causare con ogni probabilità una spanciata a rischio di caduta; in una situazione del genere occorre ridurre l'angolo di piega della moto, per aumentare la luce a terra, e l'unico modo per farlo senza perdere la traiettoria è appunto questo.
Al contrario, ci sono dei casi in cui conviene buttare il corpo il più possibile all'esterno della curva: tipicamente, per fare un'inversione a U o un tornante molto stretto. In tali situazioni, ciò consente alla moto di inclinarsi molto di più del normale e questo riduce notevolmente il raggio di sterzata, aumentando la maneggevolezza.
Insomma, spostare il corpo è utilissimo in molte circostanze, ma per tutte, proprio tutte le curve che percorriamo, dobbiamo ringraziare il controsterzo.
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Claudio Angeletti
L'arte della sicurezza in moto
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Ultima modifica di Wotan; 23-03-2011 a 11:42
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23-03-2011, 11:40
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#69
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Mukkista doc
Registrato dal: 01 Dec 2005
ubicazione: Milan / Roma
Messaggi: 5.299
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io la metterei in cima al forum, Muntagnin, tipo epigrafe. non scherzo.
tutti sti lombriconi a spasso a caso ovunque per la carreggiata, gli addrizzatori di s e tutta la lista di scompensati invasori, i tagliasinistre a centrocurva, non ci fosse il codice penale mi porterei la carabina appostato dove so che fanno più spesso ste cose e due o tre al giorno tornano col sale nelle chiappe
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本田 シービーアール1000アールアール ファイアーブレード
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23-03-2011, 11:52
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#70
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 10 Aug 2010
ubicazione: Milano
Messaggi: 104
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Dalle prove che ho fatto stamattina (come assoluto principiante di questa tecnica) mi sono reso conto che i effetti lo spostamento del busto non sarebbe strattamente necessario. Tuttavia mi è sembrato che piegare anche il busto all'interno della curva (di pochissimo) aiuta a non avere rigido il braccio lato curva (quello che spinge) e quell'angolo di piegatura del gomito che così si viene a creare è utilissimo per dosare la spinta...
Osservazioni personali dalla pratica
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S1000R, R1200R, ex F650GS
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23-03-2011, 11:53
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#71
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Mukkista doc
Registrato dal: 01 Dec 2005
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se posso permettermi di suppore di avere capito la parte teorica del suo demo fatto a Roma, con il sistema di Stefano (che attenzione, non è esattamente quello da velocità, è una cosa intermedia) se ti sbanda la moto hai una elasticità molto maggiore, sei puntato in pedana e recuperi a partire da 5 punti, 2 per lato più il sedere. inoltre dare una botta secca per chiudere con tutto l'asse dal culo alle pupille proteso verso l'uscita di curva, e non il solo sguardo/collo, aiuta tanto se devi stringere all'ultimo minuto un po' a vita persa. negarlo sarebbe sciocco. (esattamente l'opposto per il lentissimo, dove chiudi con più precisione e rapidità "da sopra", cioè stando esterno, come ben dice wotan e come fa sempre il nicola per passare dentro alla gente nei tornanti a dx)
questo se riesci a seguire il suo sistema rimanendo fisicamente fresco allo stesso livello dalla prima curva all'ultima, naturalmente. perché se invece sei fuori ma sei bollito, meglio uno fresco piantato in sella che uno bollito che cerca la posizione, SECONDO ME.
io mi sono fatto l'idea personalissima che lui sappia che l'80% della gente che gli si presenta ai corsi è rigidissima sul manubrio, e più è in crisi più diventa rigida; se lo scopo è mollare quella maledetta morsa, il mezzo può essere quello di seguire quella tecnica lì. in questo senso ha ragione marcia, come ha ragione wotan a dire che così fai spontaneamente la manovra di pressione interna (la parola controsterzo non riesco a usarla, è più forte di me).
secondo me.
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本田 シービーアール1000アールアール ファイアーブレード
Ultima modifica di Zel; 23-03-2011 a 11:57
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23-03-2011, 11:59
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#72
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Mukkista doc
Registrato dal: 01 Dec 2005
ubicazione: Milan / Roma
Messaggi: 5.299
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Quote:
Originariamente inviata da pieromart
mi sono reso conto che i effetti lo spostamento del busto non sarebbe strattamente necessario.
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molla la R e il giessino, prendi un vecchio kawa o ducati sportivo, e rifai l'esperimento. se torni, scommetto che hai cambiato un po' idea.
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本田 シービーアール1000アールアール ファイアーブレード
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23-03-2011, 12:07
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#73
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Mukkista
Registrato dal: 26 Oct 2010
ubicazione: Passo del Gallo (FE)
Messaggi: 947
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Scusate, ma sono l'unico in questo forum che ha letto il libro che ha scritto sua Eminenza Wotan...(L'Arte della Sicurezza in Moto)?
Forse io ho un approccio tecnico in molte cose che faccio, ma per andare in moto "conoscere" la fisica di quello che succede è FONDAMENTALE.
Ma skerzate quando dite che guidate a sentimento...? Dai, ditemi che skerzavate.... 
Io ho preso la patente A3 l'anno scorso a 35 anni e ora, dopo un anno di guida mi sento ancora moooolto inesperto, ed è normale...
Però ragazzi noto che una gran quantità di motociclisti NON conosce il controsterzo in moto...rimango di ghiaccio per questo.
Quello che posso dirvi è: documentatevi il più possibile, in rete c'è di tutto e di più, c'è solo l'imbarazzo della scelta...
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Ex: Kappista sogliolato
ora: Suzuki GSX1250FA (El Toro Loco)
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23-03-2011, 12:12
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#74
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Guest
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in rete trovi giustamente tutto .. ma se non sai cosa cercare?
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23-03-2011, 12:14
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#75
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Mukkista
Registrato dal: 26 Oct 2010
ubicazione: Passo del Gallo (FE)
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da Zel
molla la R e il giessino, prendi un vecchio kawa o ducati sportivo, e rifai l'esperimento. se torni, scommetto che hai cambiato un po' idea.
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Io sul KGT (3 quintali a secco/vuoto) rimango in asse tranquillamente. Anche sulla Hornet che avevo prima rimanevo in linea...
Spingo sul semimanubrio e sulla pedana interni alla curva, e anche un bisonte viene giù con la leggiadria di una ghepardo all'inseguimento...
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Ex: Kappista sogliolato
ora: Suzuki GSX1250FA (El Toro Loco)
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