Quote:
Originariamente inviata da SKITO
|
Non credo sia così. Non ci sono più quei vantaggi (mancate rotture o perdita di sincronismo di molle), ma ce ne sono altri.
Ing. Preziosi: “Il sistema desmodromico fornisce ottime prestazioni e migliora i consumi. Quando il motore gira in regime basso o medio, il sistema consuma meno potenza rispetto alle valvole pilotate da molle, quindi il dispendio di carburante sarà inferiore“.
In un sistema a molle a un regime di 18 mila giri al minuto c’è la necessità di montare molle molto dure; impostazione che tuttavia non servirebbe - e renderebbe meno - in presenza di regimi ben più bassi. È qui la bontà del sistema desmodromico: essendo prive di molle (le valvole sono guidate da bilancieri e camme) si ha sempre la forza richiesta nel comando delle valvole. Mai più di quella necessaria. (Motoblog.it)
La mia modesta opinione è che oggi il desmo sia un sistema antieconomico: i vantaggi non valgono i costi perchè l'efficienza delle molle è diventata elevata. Ma questo non vuol dire che non sia valido. Nella produzione di serie può darsi sia ormai solo un segno tecnico distintivo, ma nella GP non lo usano mica per fare immagine: all'inizio la Ducati aveva spiazzato tutti con la potenza assoluta e il n. di giri. E' davvero un motore che gira in modo diverso. Se fosse della Bmw ne avrebbero fatto un mito assoluto, ben più del boxer che volevano abbandonare, il quale è motoristicamente più banale e meno originale, oltre che - quello si - tecnicamente superato (ma non motociclisticamente, che è un'altra cosa).