Tanti anni fa, all'inizio degli anni settanta, un mio compagno di scuola rimase ucciso perchè andando in vespino con l'ombrello cercava di cambiare con la destra, ad un certo punto perse l'equilibrio, cadde e battè la testa.
Mi spiace molto per il mio compagno di scuola, anche se è passato molto tempo, ma non si può negare che andare in moto in quel modo, seppure con un cinquantino, è un atto di grave imprudenza. Le conseguenze sono proporzionali proprio a tale imprudenza.
Se ci si può fare così male con un cinquantino, tanto più si deve essere prudenti nel guidare una moto da 170 cavalli.
Qualcuno, qui nel forum, sostiene che si devono assecondare le passioni, che la moto è bella e dunque si deve poter andare senza fare troppe discussioni.
Io credo che sia legittimo assecondare le passioni che mettono a repentaglio, nel caso, la nostra vita (di cui ognuno di noi è totalmente padrone), ma che una persona responsabile non possa immaginare di voler mettere a rischio anche la vita degli altri. Per questo è giusto che chi vuole sfogare i suoi istinti vada a farlo in pista e non sulle strade aperte al pubblico.
Andare a tutta birra con una moto come quelle che ha citato Gianka nelle strade che vanno verso Villasimius è un atto di totale irresponsabilità (per non dire follia) e non ci sono passioni che tengano.
P.S. i nostri cari vigili urbani, invece che multare con pistole e autovelox sulle circonvallazioni chi va a 56 km all'ora, dovrebbero cominciare a preoccuparsi di più di situazioni come quelle denunciate da Giancarlo.