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| Da Walwal il Forum originario dove si parla di argomenti che riguardano il mondo Motociclistico e di argomenti correlati , la politica e gli OT sono banditi.
Il Bar è intitolato al nostro caro amico Walter. |
02-01-2015, 15:32
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#1
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Anziano e gentile signore
Registrato dal: 19 Sep 2005
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Originariamente inviata da Rado
Cioè l'acceleratore è un aggeggio che toglie un freno al motore lasciando che entri ed esploda liberamente più miscela.
Ma perchè questo accade ho l'impressione che non sia stato spiegato, e che la spiegazione sia molto complessa. L'inerzia /coppia resistente costante (o meno, come in salita) è uno degli ingredienti della formula. Credo che la risposta abbia a che fare col fatto che tutte le misurazioni di coppia e potenza si fanno a gas aperto, cioè con il massimo di depressione /aspirazione / combustione /esplosione che il motore può dare.
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qui e' stato spiegato e la spiegazione e' relativamente banale. La formula vale sempre, anche a gas parzializzato. Il fatto che le misurazioni vengano fatte a gas tutto aperto e' per praticita' e confrontare valori assoluti, ma ovviamente potresti disegnare una curva di coppia epotenza a qualunque apertura di gas, verrebbero piu' basse di quella a manetta e pure con andamento un po' differente.Ovviamente possiamo accelerare anche a gas parzializzato e la formula ti ritorna che avendo meno coppia motrice si accelera meno violentemente, cosa che vediamo ogni giorno.
Quindi nesusna spiegaizone complessa, anzi e' molto banale, piu' miscela entra piu' vigoroso lo scoppio piu' coppia disponibile perche' superiore la forza sul pistone. Giustamente la farfalla limita l'afflusso rispetto al massimo possibile. E' appunto un rubinetto "dosatore". Forse che il rubinetto del lavello fa una cosa cosi' diversa (banalizzando)?
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02-01-2015, 17:19
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#2
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Mukkista doc
Registrato dal: 11 Sep 2003
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Originariamente inviata da aspes
nesusna spiegaizone complessa, anzi e' molto banale, piu' miscela entra piu' vigoroso lo scoppio piu' coppia disponibile perche' superiore la forza sul pistone.
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si ma la domanda era "perchè entra più miscela?" (e quindi "perchè accelera?"). La miscela risucchiata quando ruoti il gas e apri la ghigliottina è sempre maggiore di quella necessaria alle diverse velocità costanti, altrimenti non si avrebbe accelerazione e si ricadrebbe nel paradosso di Achille e la tartaruga, appunto dedicato all'accelerazione: è lo stesso concetto applicato non alla distanza, ma alla quantità di benzina in più che eroghi PRIMA di ottenere l'accelerazione. Ne consegue che in accelerazione c'è by definition una percentuale di benzina/miscela incombusta, che si aggiunge a quella (minima) già presente a velocità costante. E' il concetto di anticipo incrementale applicato alla combustione che porta a questo spreco.
Io che sull'enduro ho un carburatore con pompa di ripresa (Kehin) so che più rapidamente accelero, più la moto balza in avanti e più aumenta la benzina incombusta (ed eventuale fumosità di scarico +/- percepibile e odorabile  ). E' uno dei motivi per cui i motori a combustione sono meno efficienti di quelli elettrici. L'accelerazione si basa su uno "spreco controllato" di miscela comburente: grazie a questo spreco, ottenuto con la taratura del carburatore che "anticipa", la velocità aumenta.
Con l'iniezione elettronica l'accelerazione viene gestita in modo più efficiente e preciso, ma il discorso resta concettualmente lo stesso e il lavoro meccanico della eventuale pompa di ripresa viene svolto dalla centralina, che tiene conto anche della velocità di rotazione della manopola.
Nel dare risposte tecnico-divulgative (sempre apprezzate!) bisognerebbe evitare le tautologie delle barzellette sugli economisti, che quando gli chiedi come si apre una scatoletta di tonno ti scrivono una formula che prevede la presenza dell'apriscatole y  Certo con l'apriscatole y apriamo la scatoletta x e risolviamo l'equazione, ma la spiegazione è più complessa...
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02-01-2015, 19:10
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#3
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Anziano e gentile signore
Registrato dal: 19 Sep 2005
ubicazione: chiavari (ge)
Messaggi: 49.070
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ci ho messo 4 tentativi a capire quanto scrivi e se mi permetti non sono daccordo.
Innanzitutto il carburatore e' un elemento passivo, un carburatore normalissimo, senza pompa di ripresa risponde alla depressione fatta dal motore facendo transitare aria aspirata quanta gli e' consentito dall'apertura farfalla.La medesima depressione aspira il carburante.Non e' detto assolutamente che ci sia un surplus e incombusti.
L'iniezione invece inietta carbuarante in pressione ma in proporzione all'aria aspirata e anche qui pertanto reagisce e basta. Se poi si vuole mettere una pompa di ripresa o iniezione con effetto pompa di ripresa liberissimi, ma a me risulta che accelera anche il ciao con il dellorto 12/10 che e' il carburatore piu' scemo che esiste. Inoltre tale accelerazione dura per tutto il tempo in cui la coppia motrice e' superiore a quella resistente. O vorrai dirmi che se tu a 70 km/h spalanchi la manetta e la lasci aperta in sesta con una moto da 300 allora la carburazione e' in transitorio da pompa di ripresa con tanto di incombusti per il tempo da 70 a 300?
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02-01-2015, 20:22
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#4
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Mukkista doc
Registrato dal: 11 Sep 2003
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Quote:
Originariamente inviata da aspes
ci ho messo 4 tentativi a capire quanto scrivi e se mi permetti non sono daccordo.
Innanzitutto il carburatore e' un elemento passivo, un carburatore normalissimo, senza pompa di ripresa risponde alla depressione fatta dal motore facendo transitare aria aspirata quanta gli e' consentito dall'apertura farfalla.La medesima depressione aspira il carburante.Non e' detto assolutamente che ci sia un surplus e incombusti.
L'iniezione invece inietta carbuarante in pressione ma in proporzione all'aria aspirata e anche qui pertanto reagisce e basta. Se poi si vuole mettere una pompa di ripresa o iniezione con effetto pompa di ripresa liberissimi, ma a me risulta che accelera anche il ciao con il dellorto 12/10 che e' il carburatore piu' scemo che esiste. Inoltre tale accelerazione dura per tutto il tempo in cui la coppia motrice e' superiore a quella resistente. O vorrai dirmi che se tu a 70 km/h spalanchi la manetta e la lasci aperta in sesta con una moto da 300 allora la carburazione e' in transitorio da pompa di ripresa con tanto di incombusti per il tempo da 70 a 300?
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Ah ah chiedo scusa se non riesco a farmi capire alla prima lettura, ho scritto e scrivo di getto perchè sono in un forum e poi non essendo un tecnico, ma solo un amatore curioso, non ho una reputazione da giocarmi  . Tu dici che l'accelerazione dura finchè la coppia motrice è superiore alla coppia resistente: questo è incontestabile, ma (scusami) anche nel senso che è ovvio. Diciamo per semplificare che la massima coppia motrice si ha col gas tutto aperto, quindi col massimo flusso di miscela aria/benzina. L'accelerazione è data dal flusso incrementale di miscela fino a raggiungere tale massimo. A tale flusso incrementale corrisponde una curva di velocità crescenti: 10, 11, 12 ...40, 50, 60 kmh. Per passare da un punto all'altro della curva occorre più energia/miscela di quella che serve per mantenere la corrispondente velocità costante. Ovvero per passare da 40 a 50 kmh occorre una coppia motrice maggiore di quella che serve per mantenere i 50 kmh costanti. Questa quota di miscela incrementale, da quanto avevo letto, diminuisce il rendimento termico del motore con una quota maggiore di incombusti, perchè è difficilissimo, all'atto pratico impossibile, avere una perfetta combustione o dosaggio della miscela in fase di accelerazione: se ne da sempre in più, e la capacità di combustione ha per definizione un leggero ritardo rispetto a tale miscela incrementale. Infatti tutte le prove o gare di basso consumo avvengono o a velocità costante, o con le più dolci accelerazioni possibili. Se invece vuoi prestazioni allora accetti un minor rendimento e magari ci metti una pompa di ripresa (che schizza letteralmente una fontanella di benzina alta un metro, visto sul carburatore del mio Ktm enduro), o l'equivalente in un impianto centralina /iniezione.
Il mio discorso era semplicemente rivolto a sottolineare il meccanismo di accelerazione nei motori a combustione, e il fatto che l'aumento di coppia motrice è ottenuto liberando i condotti e i flussi di miscela energetica in un modo abbastanza "barbaro" e inefficiente rispetto ai motori elettrici. Quando questi avranno autonomia e velocità di carica adeguati non ci saranno più motori a combustione, se non per passione romantica, come gli orologi a bilanciere.
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02-01-2015, 21:07
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#5
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Anziano e gentile signore
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purtroppo , scusami se insisto, mi pare che non ci capiamo. Queste affermazioni:
L'accelerazione è data dal flusso incrementale di miscela fino a raggiungere tale massimo. A tale flusso incrementale corrisponde una curva di velocità crescenti: 10, 11, 12 ...40, 50, 60 kmh. Per passare da un punto all'altro della curva occorre più energia/miscela di quella che serve per mantenere la corrispondente velocità costante. Ovvero per passare da 40 a 50 kmh occorre una coppia motrice maggiore di quella che serve per mantenere i 50 kmh costanti.
non sono corrette. A 50 km/h occorre esattamente la stessa coppia motrice per tenerla costante come per passarci dai 40 o anche dai 30.
La coppia motrice eguaglia quella resistente a velocita' costante. Quindi se sono a 40 km/h e voglio arrivare a 50 km/h devo aprire quel tanto da applicare la coppia necessaria per andare a 50, ma se sono a 40 essa sara' superiore a quella necessaria per andare a 40 e quindi la moto si portera' a eguagliare dolcemente quella necessaria per andare a 50. Scusa se divento pedante.
Diciamo che piuttosto nessuno e' capace se e' a 40 a dosare il gas per arrivare con precisione assoluta per esempio a 80, ma invece normalmente aprira' di piu' per arrivarci presto, e quando sara' a 80 parzializzera'. In pratica l'uomo invece che fare un regolatore perfetto che va a sfiorare il valore desiderato dolcemente , da' un surplus, e crea un overshoot per cui quando arriva a 80 parzializza per non superarli di slancio. Spero si capisca .
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02-01-2015, 21:41
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#6
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Mukkista doc
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Originariamente inviata da aspes
La coppia motrice eguaglia quella resistente a velocita' costante. Quindi se sono a 40 km/h e voglio arrivare a 50 km/h devo aprire quel tanto da applicare la coppia necessaria per andare a 50, ma se sono a 40 essa sara' superiore a quella necessaria per andare a 40 e quindi la moto si portera' a eguagliare dolcemente quella necessaria per andare a 50. Scusa se divento pedante.
Diciamo che piuttosto nessuno e' capace se e' a 40 a dosare il gas per arrivare con precisione assoluta per esempio a 80.......... Spero si capisca .
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No non c'è pedanteria per carità, anzi è corretto, ma il tuo discorso è più teorico che concreto come tu stesso fai capire alla fine. Se per passare da 40 a 50 kmh applichi la coppia motrice che serve per tenere i 50 kmh costanti avrai l'accelerazione di un treno merci. Penso che non succedesse neanche col Guzzi Falcone, figuriamoci con le moto moderne, anche senza le esasperazioni "eretistiche" della più recente rincorsa di CV e CC dove mettono il controllo di impennata.
In sostanza per rispondere alla domanda "come fa il motore ad accelerare" si può dire: devi applicare una coppia motrice superiore alla forza resistente. Oppure: per aumentare rapidamente la coppia motrice devi liberare i condotti della carburazione (farfalle, saracinesche...) facendo passare più aria/benzina e sprecandone un po'. Entrambe le risposte a me paiono corrette e affiancabili  .
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