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Originariamente inviata da SKITO
La filosofia che intendo io nell'uso promiscuo della moto e volta alla sua essenzialità, rimanendo però fortemente legata alla qualità costruttiva, affidabilità sia ciclistica che motoristica e l'estetica, ne convieni (credo) che le prestazioni super ed assolute unite a tutta l' inutile elettronica buttali LI dove di più può fare colpo "all' ignorante" sborone domenicale alpino  poco ha a che vedere con il piacere nel viaggiare, inteso come momento di forte emotività personale! motivo per cui io viaggio.
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Pienamente d'accordo. Non a caso, ho appena mollato una moto con ESA e millemila cavalli per una che di cavalli ne ha la metà ed è costruita con la metà dei pezzi.