Quote:
Originariamente inviata da Zio Erwin
Si parla di fuga di cervelli ormai da anni....
Sono ormai migliaia quelli che sono andati all'estero e che non torneranno più indietro...
Non sò in che settore lavori tu, io sono nell'industria e la situazione non è per niente rassicurante....
Non si investe da anni, si è perso lo spirito che caratterizzava gli imprenditori italiani del dopoguerra, si invocano aiuti dello stato, quando c'è lavoro si assume con contratti interinali o a tempo determinato, appena arriva un calo degli ordinativi si lasciano a casa migliaia di persone approfittando degli ammortizzatori sociali....
Credo che Bonomi sia un esempio molto rappresentativo del capitalismo italiano, con Holding in Lussemburgo....
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Uno dei più seri è Diego della Valle che ha ordinato ai suoi buyer di comprare solo ed esclusivamente italiano dove è possibile....
  
Ce ne fossero centomila come Della Valle ne saremmo tutti sicuramente orgogliosi....
Ma purtroppo non è così.....
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Lavoro nelle ricerca, e nel mio gruppo di lavoro ho tre ingegneri software italiani che sono assoluta eccellenza, a differenza di un tedesco che è sempre "parte del problema", invece di essere "parte della soluzione".
Certo che non si può generalizzare, ma che gli italiani arrivino dietro è una fesseria dal punto di vista professionale.
Adesso alcune opinioni, naturalmente personali, che ho cercato accuratamente di distillare perché non gli si possa dare connotazione politica.
Dovremmo abbandonare l'idea del capitalista missionario o nazionalista, che non ha riscontro in alcun paese, Germania compresa.
Le scelte di Bonomi, e molti altri, riflettono quello che questo paese offre e non offre a livello infrastrutturale, la politica che è prevalentemente clientele, e l'assenza di una classe tecnica e dirigenziale che possa esserlo senza sponsorizzazioni politiche, facendo quindi scelte oltre la spinta guidata dal raccogliere consensi e quindi intoccabili privilegi al successivo turno elettorale.
Della Valle non è un missionario lui stesso, ed è qui perchè riesce ad mantenere competitiva la sua produzione con i mezzi che hai elencato. Se Ducati facesse moto in e solo in Romania, non venderebbe molto neanche a parità di moto: con questo per dire che non sempre alcune scelte sono possibili, ed è questo il motivo per cui non accadono.
Se con il tuo commento vuoi invece indicare che la situazione è peggiorata negli anni perché paghiamo sempre più l'assenza di visione, crescita strutturale, ottimizzazione dell'uso di risorse, siamo assolutamente d'accordo. Ma non posso rassegnarmi a che questo non sia ancora reversibile a livello di tendenza, perchè sarebbe come dire che diventeremo come nella Grecia di cui, in altro thread, uno di noi ha scritto: "
ma la Grecia cosa produce?".
Una cosa del nostro essere italiani però mi disgust, e credo fermamente sia alla base dei limiti attuali e nel futuro: se qualcosa non va, è sempre colpa di altri, ma delle nostre furbizie spicciole, del nostro essere assolutamente rigorosi quando si parla di quello che devono fare altri, ma con una visione personale che è fatta solo di diritti, non si accenna neanche. Noi sembriamo non capire che per ridistribuire le risorse bisogna prima averle, e che non scendono dal cielo. Ti faccio un esempio. Il 7 marzo, Il Corriere della Sera, pagina 13, descriveva perchè il rigassificatore che la British Gas stava costruendo con un investimento già effettuato (e dato per perso pur di uscire dalla realizzazione) di 250 mil di €, e con una previsione di occupazione superiore a mille unità, in Puglia, era stato abbandonato dopo 10 anni di contrattazione. In un paese concreto, sarebbe dovuto essere in prima pagina per giorni - 1000 posti di lavoro al sud! - invece, è passato praticamente inosservato. Se è questo tipo di cose che vedi come problema e limite del nostro essere italiani, siamo assolutamente d'accordo di nuovo.
AUDI e Ducati mi trova favorevole per pragmatismo: meglio una Ducati che abbia e faccia crescere occupazione in Italia, anche se con un rendimento di capitali estero, che nessuna Ducati.