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Originariamente inviata da SL4
Io sono nella stessa condizione e da qualche mese. L'usato difficile, alla fine è stato venduto, bene. Il ricavato è lì in attesa che arrivi il K6 GT.
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In effetti avevo dimenticato di scrivere che anche tu sei in una situazione molto simile a quella di Sgomma.
...per cui il totoscimmia varrebbe anche per te


Sono felice per voi che avete trovato la vostra personale "quadratura del cerchio".... quella che in gergo negoziale si chiama soluzione win-win.
Il conce si è preso un "rischio"?
Mi sembra di capire che nel tuo caso si sia trattato in pratica di un ritiro in conto vendita e che la cifra riconosciuta a fronte del nuovo acquisto (che tu indichi come "è lì in attesa che arrivi il K6 GT") sia quella di vendita dell'usato.
In questo caso il massimo che il conce rischia è il tempo e lo sforzo fatto per vendere la moto.
Sarebbe interessante, se uno avesse comunque intenzione di vendere la propria moto e di comprare la K6 ad un "giusto prezzo", trovare appunto un conce ben disposto e proporgli un analogo accordo fissando un prezzo...... diciamo di 19.000 per la GT.
Se la GT costasse 19.000 o meno la si avrà acquistata ad un prezzo ritenuto "giusto"; se invece non sarà così si avrà almeno sfruttato il lavoro e le possibilità del conce di vendere "bene" il proprio usato difficile (oggigiorno purtroppo si può dire che qualsiasi usato sia "difficile"), avendone ovviamente definito un prezzo minimo idoneo.
Perchè il "giochino" funzioni però bisonga prevedere che la cifra pattuita per l'usato sia comunque a disposizione in cash (anche se non ha venduto la moto), altrimenti potrebbe temporeggiare fintanto che i prezzi non siano noti, a quella data farsi 4 conti e solo allora decidere se l'usato lo deve veramente vendere (e metterci impegno) o semplicemente lo può ritornare al cliente.
Per finire (solo in questo messaggio... non fatevi illusioni

), spero per voi che abbiate tanta soddisfazione dalla K6, e spero per tutti noi (in attesa o semplicemente curiosi) che abbiate definito un prezzo sufficientemente basso da non "inquinare" il mercato e da non dare delle aspettative eccessive a chi il prezzo lo deve ancora decidere (a svantaggio di tutti i futuri acquirenti).