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Originariamente inviata da Cayenne
a parte gli scherzi, anche se è classico in Italia credere che il tester italiano sia di parte e/o "venduto", gli altri erano stranieri delle migliori, o quasi, riviste europee
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a parte gli scherzi i tester non possono esprimersi liberamente sul giudizio di una moto provata per mille motivi.
Le tesate devono avere le moto messe a disposizione dalle case per provarle, scrivere la prova, e vendere il giornale.
Se un tester dice esplicitamente che una moto fa cagare e ce ne sono diverse, questo prima viene sbattuto fuori dalla redazione, e poi la casa costruttrice ferita nell' orgoglio a quella testata non da più moto in prova,.
Tranquillo che questo è successo ed è meglio che chiuda il discorso qui .
Quindi voglio dire senza nulla togliere all'esperienza "personale" dei tester ed alla loro indubbia bravura, sono soggetti a delle regole ben precise per scrivere dai cui binari non possono uscire, per cui per me come descrivono una prova cioè in modo "sterile" è giustificato sapendo comunque tutti i retroscena