pensa che ai tempi in cui scrivevo per mototecnica, per divertimento su it.hobby.motociclismo, avevo spacciato coem scoop che la honda studiava proprioun sistema del genere.Chiaramente e' possibilissimo fare un pluricilindrico con cilindri di alesaggio differente e pari corsa, tecnicamente non ci son problemi. Peccato che associerebbe i difetti di entrambi.Innanzitutto la problematica principale sarebbero distruttive vibrazioni dovute alla impossibilita' di qeuilibrare le masse diverse.Poi la differente erogazione dovuta alle cilindrate diverse farebbe si che ai bassi i cilindri "piccoli "frenano" gli altri, agli alti viceversa.RIsultato, nella migliore delle ipotesi avresti un funzionamento all'incirca come un motore normale con i cilindri uguali, ma con vibrazioni distruttive, costi di produzione impossibili (parti diverse per stessa funzione). Insomma, una ciofeca. Val la pena ricordare invece qualcosa di piu' razionale, ovvero i motori modulari.In passato sia alfa romeo che cadillac, han proposto motori che potevano funzionare a 2-4-6-8 cilindri, in modo da ottimizzare i consumi. Chiaramente la maggior complessita' costruttiva bisogna vedere se e' compensata dal guadagno in consumi.Ovviamente non basta levare iniezione e accensione a un paio di clindri , che verrebbro trascinati da quelli attivi e sarebbero solo un freno. Bisognerebbe fare un sistema con accoppiamenti tramite giunti e/o frizioni, in modo che "mezzo motore" sia veramente fermo.Il tutto e' realizzabile, ma costa e complica, e alla fine non si ritiene che il vantaggio sia tale da giustificare.-
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