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Originariamente inviata da Lucky59
in quanto categoria tutelata dallo stato che obbliga per legge il cittadino a rivolgersi a questa figura professionale per una serie di atti che, in altri paesi, vengono svolti abitualmente da avvocati
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Attualmente in Italia il notaio è l'unica figura professionale che segue un percorso formativo specifico per le funzioni che gli sono demandate (lasciando da parte i funzionari dello stato che hanno in parte la delega alle funzioni notarili come i segretari comunali, funzionari consolari o determinati ufficiali delle forze armate).
Le funzioni "notarili" che hanno gli avvocati all'estero non c'entrano nulla con quello che fa il notaio nel nostro ordinamento. Si limitano a fare quello che fa l'impiegata della motorizzazione. A questo punto meglio quest'ultima.
Se, invece, si vogliono attribuire le nostre funzioni notarili anche agli avvocati...perché no? A patto che passino le prove d'esame del concorso notarile. Voglio vedere quanti ne rimangono.
La ggente pensa che il notaio sia diventato notaio perché gli è caduto in testa il sigillo dal cielo, o peggio ancora, perché il papà, il nonno e il bisnonno erano notai (quando la quantità di notai "figli d'arte" è inferiore al 20%).
La realtà è che, in Italia, per diventare notai bisogna farsi 5 anni di giurisprudenza, dai 3 ai 5 anni di preparazione al concorso (che non si passa mai al primo colpo) e 1 o 2 anni di limbo in attesa dell'esito del concorso.
Tutto ciò, ovviamente, senza vedere il becco di un quattrino ed a spese proprie. Normalmente (lasciando perdere i geni) un ragazzo che diventa notaio incomincia a vedere i primi soldi verso i 33/35 anni, che sono commisurati alla preparazione ed alla selezione per l'accesso alla professione.