Articolo interessante, grazie Zel. Anche se, a mio parere, è tutt'altro che perfetto.
Premetto che il fatto che la sospensione utilizzata nello studio non sia Telelever rileva eccome ai fini della nostra discussione, perché la sospensione a braccio utilizzata si comporta in modo sostanzialmente diverso, in quanto la sua geometria impone una marcata progressività - cosa tutt'altro che obbligatoria su altri tipi di sospensione antidive - con conseguente peggioramento della capacità di assorbimento in caso di forti sconnessioni.
E' appunto tale progressività che determina l'unico svantaggio che, secondo questo studio, caratterizza la sospensione antidive: le peggiori caratteristiche di confort (e quindi di aderenza) quando si frena sul dissuasore.
Lo studio è fortemente condizionato anche da un'altra decisione dell'autore, quella di equiparare le rigidezze ridotte delle due sospensioni
nella posizione di equilibrio.
Essendo il braccio progressivo, a differenza della forcella, questa scelta riduce il vantaggio iniziale della progressività (possibilità di avere un assorbimento maggiore sulle piccole asperità) a spese dell'assorbimento sulle grandi asperità, rinforzando gli svantaggi indicati sopra.
E si noti che, nonostante questa scelta infelice, sulle piccole asperità la sospensione antidive è risultata clamorosamente superiore alla forcella nell'assorbire le piccole asperità!
A prescindere da questi aspetti, che sono determinanti, le conclusioni finali scritte dall'autore:
Quote:
Ostacolo affrontato in frenata:
* variazioni di assetto maggiori con sospensioni anti-dive
* miglioramento del comfort con sospensioni anti-dive
* l'aderenza è nettamente superiore con sospensioni pro-dive
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sono parzialmente in contraddizione con il resto dell'articolo e con i grafici.
In particolare:
- le variazioni di assetto sono minori con sospensione antidive (vedi figg. 1 - Altezza del baricentro e 2 - angolo di beccheggio);
- il miglioramento del confort consentito dalla sospensione antidive è nettissimo in ogni circostanza, tranne che sul rallentatore, per le ragioni spiegate sopra (progressività del braccio e rigidezza ridotta imposta dall'autore).
- Per quanto riguarda l'aderenza, cito l'articolo:
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l'aderenza presenta un andamento nettamente più regolare con sospensioni anti-affondamento durante la fase iniziale della frenata.
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Giustamente; non a caso, anche le variazioni di assetto, in tale situazione, sono minori. Ma poi:
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Queste sospensioni risultano molto meno efficaci delle altre nel superare l'ostacolo, presentando valori minimi della reazione verticale del terreno inferiori. In sostanza saltano di più sul dissuasore.
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E grazie al cavolo, visto che hai usato una sospensione progressiva che si irrigidisce notevolmente sulle sconnessioni accentuate!
Un ultima considerazione su questo comunque interessantissimo articolo: esso sembrerebbe (uso il condizionale, viste le limitazioni concettuali sopra indicate) confermare la mia ipotesi, esposta più volte, che le sospensioni antidive consentono di esercitare un po' prima delle altre la massima azione frenante.