Il tema che intendo trattare non è certo estraneo a nessuno.
Mentre qualcuno non si pone questo genere di questione, qualcuno invece (compreso chi sta scrivendo) la questione se la pone ponderando i pro e i contro di una scelta rispetto ad un'altra.
Ad oggi, il progresso tecnologico fa passi da gigante più o meno trasversalmente in ogni ambito, non ultimo il settore che più ci interessa da vicino, che ci appassiona, e che ha anche dato vita anche a questo forum: moto e motori.
Gli ultimi 10 anni hanno visto una notevole crescita tecnologica sulle nostre moto. Antenato tra tutti questi sistemi è probabilmente l'Abs, inizialmente optional raro e costosissimo e non certo benvenuto tra i motociclisti, oggi diventato spesso di serie su ogni tipologia di moto, e un "ma più senza" per molti di noi.
Nel corso degli anni l'Abs si è evoluto e migliorato, e ad affiancarlo sono nati altri vari dispositivi o sistemi tecnologici atti (almeno in origine) a migliorare e rendere più sicura l'esperienza di guida.
Non stilerò l'elenco di tutte le varie innovazioni che hanno raggiunto il settore motociclistico; ma vorrei fare piuttosto un'analisi dei pro e dei contro di questo tipo di "evoluzione".
Ho usato il termine "raggiunto" perchè molto spesso molte di queste tecnologie sono state importate dal settore auto. Inoltre, ho virgolettato la parola evoluzione perchè sotto certi aspetti, probabilmente, siamo di fronte ad una involuzione. Non voglio entrare nella parte filosofica della moto e dei sui perchè. Tra il serio ed il faceto
QUI potete leggere qualcosa in merito.
Il punto è questo: il mondo delle moto sta cambiando. L'utenza a cui è destinata una moto non è più limitata agli appassionati ma è allargata alle masse. Non più (forse) oggetto di passione, ma in molti casi mezzo "utilitario" atto a sostituire l'auto in vece dello scooter.
In questa ottica quindi ecco spuntare i vari "gadget" tecnologici anche sulle moto: alcuni utili, altri meno, altri ancora meri specchietti per le allodole.
Il tutto rende palesemente più complicato un mezzo nato relativamente semplice, dove in certi casi è praticamente impossibile poter intervenire in autonomia anche per una cosa banale come la sostituzione di una lampadina o di una candela.
Ma
un appassionato, che ama le moto ed il fatto di poter intervenire in maniera autonoma sulla propria moto (che imho è uno dei lati più belli di questa passione), come affronta tutto ciò?
Si rassegna a chiamare il carro attrezzi per ogni minimo guasto (più roba c'è e più roba si rompe specialmente se elettronica), oppure fa fronte e si ostina a girare su moto più "easy" (e spesso...vecchie)?
Innegabile che una moto moderna, seppur con le peggio complicazioni, spesso si guida molto meglio di una vecchia (telaio e sospensioni più moderne), frena spesso meglio (freni più moderni, potenti e modulabili), etc.
E' altresì innegabile però che, scendendo a qualche compromesso, si può però circolare bene anche con moto, leggermente più datate e "semplici".
Ovvio non parlo di andare in giro con un Falcone o roba simile.
Ma centraline eletroniche con mille mappature, acceleratori elettronici, (sulle auto addirittura il freno a mano elettrico

) mi sembrano forzature inutili specialmente sulle moto. Magari non per un utente "normale" che magari è incoraggiato a comprare una moto in quanto (forse) la percepisce più abbordabile anche se fino a ieri girava solo in bicicletta...
Voglio chiarire la mia posizione: non sono assolutamente contro la tecnologia, anzi! Spesso ci aiuta e ci migliora la vita.
Però forse, non sempre è così.
Non sono un conservatore "ad ogni costo" nè tanto meno un innovatore/riformatore "ad ogni costo".
Imho ci sono delle cose che è giusto innovare ed altre che in certi casi e per certi aspetti vanno conservate.
Concludo: girare su un boxer 2 valvole (per fare un esempio, consapevole che in mezzo c'è anche altro) o su una qualsiasi moto moderna, sono entrambi esperienze con pro e contro. Ma un appassionato che non voglia fare della propria passione una mera esperienza di antiquariato motociclistico; ma nemmeno rinunciare all'esperienza di vivere pienamente la moto... come può risolvere la questione?