Ricorso vinto per un automobilista toscano che aveva rimediato una multa di 350 euro, la sospensione della patente e la perdita di 10 punti per colpa di un autovelox nel centro di Vinci (Firenze). Il giudice di pace di Empoli, Carlo Farsetti, ha infatti annullato le sanzioni per la mancata omologazione dello strumento. Ora Fucecchio, comune che confina con Vinci, ha sospeso l'utilizzo di tutti gli autovelox fissi.
Il giudice si è rifatto alla disposizione della legge 214 del 2003, riguardante la patente a punti, e alla successiva circolare del ministero dell'Interno del 26 gennaio scorso, in cui si ribadisce che gli accertamenti in automatico della violazione dei limiti di velocità sono corretti solo se le apparecchiature sono debitamente omologate. Per il togato non è stata sufficiente la presentazione, da parte della polizia municipale di Vinci, della omologazione dell'autovelox datata 1993, e ha ritenuto indispensabile una certificazione successiva all'entrata in vigore della legge.
Inutile, poi, si è rivelata anche la giustificazione del furto del dispositivo per l'omesso collaudo annuale: il furto riguardava un altro apparecchio e non quello in cui era incappato l'automobilista Piero Ducci. Nella sentenza, infine, ha avuto una parte importante anche il fatto che la strada in cui è posizionato il dispositivo è da "inquadrarsi come urbana" e quindi richiede la presenza di agenti accertatori e il diritto del cittadino alla contestazione immediata. "E' una delle prime sentenze del genere in Italia - dichiara il giudice, Carlo Farsetti - anche se credo che in questi giorni una sentenza analoga sia stata emessa a Lecce. Ricevo molte richieste da parte dei curatori di alcuni siti internet ricchi di informazioni sulla giurisprudenza e prezioso strumento per molti uomini di legge".