Ho fatto un sogno.
Mi sveglio la mattina e ciondolo mezzo addormentato fino al salone della mia casa, dove ci sono li, belle parcheggiate, pulite e nuove 2 moto bellissime.
Una Ducati Panigale S e una Harley Street Glide.
Mi siedo davanti alle due moto e le guardo; prima nel loro insieme e poi pezzo per pezzo.
Penso che costano uguali.
Guardo l'avantreno della Ducati, con quelle belle forcelle Ohlins NIX30 gestite elettronicamente, con lo stelo nero trattato al tin, con quelle piastre di sterzo ricavate dal pieno; poi abbasso lo sguardo e vedo delle pinze lavoratissime, che sembrano allo stesso tempo così leggere e così potenti, montate in posizione radiale sul piede della forcella.
Mi fermo per un attimo sugli enormi dischi Brembo da 330 mm e poi vengo distolto dagli splendidi cerchi Marchesini forgiati.
Penso a quanto sono belli anche separatamente questi oggetti; penso che sarebbero bellissimi anche messi li, su una mensola in bella vista.
Poi penso a quanti studi ci sono alle spalle di tutto questo; a tutti gli ingegnieri che ci hanno lavorato prima di arrivare ad avere prodotti che sfiorano la perfezione. Penso quindi anche a quanto sono costati economicamente, sia in fase di progettazione e poi in fase di realizzazione, visto i materiali pregiati con cui sono costruiti...
Mi alzo, giro attorno alla rossa; passo con lo sguardo sopra alla pompa della frizione, poi sulla pompa freno Brembo (entrambe idrauliche ovviamente), sull'ammortizzatore di sterzo (anche lui della casa svedese) e vengo attirato dal giallo del mono posteriore. Si tratta di un Ohlins TTX36, gestito anche lui dall'elettronica. Bellissimo.
Poi passo la mano sul serbatoio in alluminio (lo hanno alleggerito di quasi 3 kg rispetto al precedente) e penso al motore che sta subito sotto; mi chiedo come avranno fatto a tirarci fuori 195 cv e 13,5 kgm di coppia. Pazzesco !!! Chissà quanto ci avranno lavorato penso; me li immagino a perderci la testa per settimane appresso ad un ingranaggio di pochi cm, a fare e rifare prove, a rompere motori, a provare sempre materiali diversi che resistessero a quelle sollecitazioni. Me li immagino a studiare gli spessori dei carter al decimo di millimetro per avere una resistenza strutturale che gli consenta di fare da parte stressata del telaio. Però penso anche a quello che sono riusciti ad ottenere; viste le prestazioni e visto che gli intervalli di manutenzione sono di 24.000 km.
Completo il giro attorno alla moto gustandomi la bellezza di un forcellone che sembra una scultura e mi vado a sedere di nuovo davanti alle moto.
Cavoli, sono stati davvero bravi; si sono fatti il culo, ma hanno fatto un capolavoro. Se poi penso che sono riusciti a fare una moto 10 kg più leggera della precedente, che già era 5 kg più leggera della migliore concorrente, quasi mi commuovo. Eh si, questa moto gli è costata davvero tanto tempo e tanta ricerca; e poi non hanno badato a spese. Tutto quello che hanno preso da fornitori esterni lo hanno fatto scegliendo il meglio che offre il mercato.
Mi giro verso la street; cavolo mi riempie il salone per quanto è grande.
E' bellissima. La guardo e già sogno di partire.
Forse è addirittura più bella della rossa; forse è la moto più bella del mondo.
Guardo l'avantreno partendo dall'alto, dal quel cupolino ad ali di pipistrello dal quale spuntano quelle belle forcelle luccicanti e grandi come tronchi d'albero. Resto affascinato. Sono belli persino i cerchi, i dischi e le pinze freno. Sono belli e perfetti per il contesto in cui sono calati.
Certo, tutto l'avantreno al signor Harley sarà costato meno di una forcella della moto italiana, ma, almeno esteticamente è tutto davvero bello.
Giro in senso orario attorno alla moto e mi trovo davanti ad un monolite cromato che potrebbe tranquillamente essere usato per poggiarci un cristallo e farci il più bel tavolo del mondo; non resisto e ci passo sopra la mano. Lo accarezzo. Penso a quanta storia ha fatto, a quanta strada; sono 108 anni che pulsa, in tante forme ma sempre con stessa sostanza.
Quanta differenza con il motore superquadro della Ducati, qui siamo agli antipodi; è un motore che è sempre lo stesso da una vita, con qualche aggiornamento qua e la, con qualche cm cubo in più ogni manciata di anni, ma è sempre lui. Zero tecnologia, zero materiali pregiati, zero ambizioni di prestazione. Forse a Milwaukee spendono più a cromarlo di quanto spendano per realizzarlo, ma va bene così, tutto sommato è concepito per trotterellare sornione oltreoceano lungo le larghe, lunghe e dritte strade americane a velocità da codice che mortificherebbero anche un ciclista...
Mi siedo di nuovo e penso a quanto siano diverse queste moto; bellissime e diverse.
Vorrei averle entrambe.
Però il signor Harley è davvero un furbacchione; è riuscito a fare una moto bellissima spendendo meno della metà di quanto spendono gli italiani ed a vendermela allo stesso prezzo. D'altronde, se nel suo paese la vende a circa il 33% in meno (guadagnandoci) vuol dire che c'ha davvero tanto margine ovviamente.
Vabbè fa nulla, non mi interessa, mi piace talmente tanto che la compro lo stesso anche se è evidente che mi sta ciulando.
Ok ok la prendo, però ora che faccio, la lascio originale o inizio a metterci su le mani ?
Non so che fare perché i miei amici harleysti mi confondono.
Prima mi dicono che è normale che i freni non frenino, che le sospensioni non sospensionino, che il motore non vada una cippa; deve essere così perché è proprio quello il bello. E' una filosofia. Sono moto fatte per andare piano, quindi il telaio che biscia è fatto apposta ed anche tutto il resto.
Mi ero quasi convinto a lasciarla originale, ma poi li ho sorpresi a chiacchierare tra loro e parlavano di stage 1 da fare al motore; volevano farlo andare più forte

Li ho sentiti parlare di mettere un secondo disco freno davanti per farla frenare meglio


Qualcuno si è addirittura fatto montare delle sospensioni diverse che pare ammortizzino meglio



Ma allora mi prendono in giro tutti; sia il signor Harley che i mie amici

Ma allora perché il signor Harley non monta già di serie tutta la roba che i miei amici si svenano per mettere su, visto che di soldini ne risparmia già tanti.
Ma allora perché i miei amici si svenano per migliorare alcune cose che non dovrebbero fare parte della filosofia di questa moto ?
Vabbè, ora ci penso un po', poi quando ci capisco qualcosa in più magari faccio partire il finanziamento e la compero...