Facciamo un po' di chiarezza: i tubi "in gomma" dei freni non sono in gomma da giardino... sono tubi per impianti ad alta pressione, con specifiche ben definite (e requisiti minimi per superare le omologazioni, che non sono propriamente quelle dei giardinieri).
L'anima interna, ove scorre il liquido, è avvolta da una treccia di tessuto in nylon o rayon, con caratteristiche di indeformabilità ben definite, a freddo come a caldo (ben oltre le temperature che sviluppa nel liquido l'impianto sotto sollecitazione massima).
Un tubo in gomma per impianto frenante deve "resistere" ad una pressione del liquido interno a 20 bar deformandosi al massimo per lo 0,001 %, a caldo.
In una frenata "da capottamento" uno come Schwarzenegger al massimo arriva a "strizzare" la leva producendo 10 bar di pressione. Un pilota da Superstock (quindi, per regolamento, con impianto frenante di serie), che "stacca" dove voi non vi sognereste nemmeno sotto l' effetto della "paglia" più sopraffina (e con una moto in assetto da gara, con gomme in mescola) arriva a fare 6/7 bar (dati raccolti dalla aquisizione: sensore di pressione all'uscita della pompa freno)
I tubi in treccia metallica hanno un'anima (dove scorre il liquido) normalmente in teflon, ricoperto dalla treccia per motivi di protezione e "irrigidimento" (altrimenti "sbandiererebbe" in velocità). Sono apparsi nelle Corse (molti anni fa) essenzialmente perchè pesano molto meno dei corrispondenti tubi in gomma. Non per altro. Certo, costano un po' di più. Ed è per questo motivo che moto sportive italiane od europee ("tirate" in pochi esemplari, e molto più costose delle sorelle giapponesi) adottano tubi in treccia, mente le Jap (migliaia di esemplari, ad un prezzo sensibilmente minore) li adottano di serie.
L'unico "vantaggio" del tubo in treccia, per i nostri "usi", è la sua durata nel tempo, ma parliamo di anni, e qui le moto voi le cambiate al massimo dopo 3/4 anni, quindi, dormite tranquilli.
L'alto "vantaggio" è che fa molto "racing", e voi siete convinti di andare più forte, e frenare meglio. Perchè ce li ha anche Haga e Stoner, per non nominare il Vale nazionale.
L'allungamento della leva freno in seguito ad uso intenso non dipende minimamente dal tubo, ma da tutt'altri componenti dell'impianto.
P.S. piccolo aneddoto: a Monza, nel 2004, Coppa del Mondo Superstock, sulla RSV 1000 che schieravo, dopo tre giri "full gas" il pilota aveva la leva a fondocorsa, e immancabilmente "drizzava" la prima variante al termine del rettifilo delle tribune.
Impiando Brembo serie oro, pinze "triple bridge" a quattro pastiglie, pastiglie "umma umma" fornitemi da Aprila Racing (non in commercio: 500 euro a Kit, durata 300 Km...), liquido freni a base siliconica (praticamente un DOT 7, punto di ebollizione 500°C), tubi "in treccia" (chiamiamoli così) fornitemi da Aprilia Racing, gli stessi usati in Moto GP dalla tricilindrica... per risolvere il problema, con gli omini Brembo che mi hanno seguito tutto il w-end di gara, con "riunioni tecniche" fiume, per capirci qualcosa, mi hanno infine portato una coppia di pinze "particolari", del tutto uguali esteticamente a quelle di serie (sennò poi in sede di verifica mi avrebbero squalificato...), ma con qualche "cosetta" all'interno modificata (essenzialemente: pistoncini, diversi per materiale e trattamento termico, diversa tolleranza tra il pistoncino e la sua sede, e anelli di tenuta diversi, per materiale e conformazione). Problema risolto. Altro che tubi in treccia...