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Vecchio 25-02-2016, 15:41   #1
mauror1200r
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mi interessa... vorrei avere un'idea... quanto si spende x 15 giorni +/-

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Vecchio 25-02-2016, 21:32   #2
robi_pal
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mi interessa... vorrei avere un'idea... quanto si spende x 15 giorni +/-
Ho speso 2000 € per arrivare e ripartire dall'Islanda, altri 2100 circa per 15 giorni sull'isola. Da solo. Se avessi potuto usare la tenda avrei risparmiato sicuramente un po' di soldi ma il meteo non me l'ha permesso.
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Vecchio 25-02-2016, 21:54   #3
robi_pal
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13 luglio 2015

Il meteo è sempre pessimo, perciò oggi proseguirò verso nord per raggiungere il punto più settentrionale dell’Islanda.



Al bivio dove ha inizio la F26 mi fermo a fare una foto, se un giorno tornassi in Islanda questa sarebbe la meta principale.



Passo accanto a delle serre riscaldate con il calore del sottosuolo.





Raggiungo Húsavík e mi fermo a bere un caffè, c’è parecchio movimento di turisti per le uscite in barca ad avvistare le balene.





Mi fermo ad una piazzola sopraelevata sulla costa per fare alcune foto e mi si avvicina un ragazzo che parla italiano ma con un forte accento tedesco con cui faccio due parole.





Arrivo ad Ásbyrgi ed entro nel canyon fino al parcheggio in fondo alla strada, non scendo nemmeno dalla moto perché continua a piovere.







Inizia lo sterrato ed è in cattive condizioni, c’è un po’ di toulè e complice la pioggia e la nebbia non riesco a vedere quasi nulla.



La strada passa attraverso delle terre veramente desolate, solo qualche allevamento di pesce e qualche fattoria distanziate tra di loro da 30-40 km di nulla.

Giungo a Hraunhafnartangi, il punto più a nord dell’Islanda a pochissima distanza dal circolo polare artico, c’è una strada che porta al faro ma la mareggiata ne ha portato via un pezzo e siccome non voglio farmela a piedi come le quattro persone che vedo, mi limito a qualche foto a distanza.





La nebbia e la pioggerella mi stanno veramente snervando, non riesco a vedere quasi nulla, la visiera si riempie di goccioline che, complice anche la velocità non troppo elevata, non si spostano e devo continuamente pulire la visiera con i guanti che poi si bagnano e mi fanno sentire freddo alle mani.

Arrivo finalmente a Þórshöfn (380 abitanti), faccio benzina e merenda al solito distributore/ristorante, poi cerco una sistemazione.

Appena fuori dal centro vedo una bandiera che sventola con scritto Guesthouse Lyngholt. Mi fermo ed entro . Non c’è nessuno però c’è un cartello che dice di chiamare un numero di telefono usando il cordless che c’è sul tavolino.

Chiamo e mi risponde la proprietaria che mi assegna la stanza N° 2, poi dovrebbe passare la figlia a prendere i soldi.

E’ una casa con cucina, salotto e diverse camere tutta per me.









Doccia ed esco a cercare qualcosa da mangiare, trovo il Báran Restaurant and Cosy Corner Cafe, unico locale del paese, anche abbastanza interessante.

Mentre sto mangiando entra il ragazzo tedesco che avevo incontrato la mattina sulla scogliera. E’ un fotografo professionista di origini tedesche che abita a Venezia da alcuni anni ed ora è sta in Islanda da maggio ad ottobre per fare foto e qualche workshop.

Passo la serata a chiacchierare con lui finché ci salutiamo e torno alla guesthouse.

Arved, così si chiama il fotografo, ha un Defender passo lungo che ha camperizzato e che usa per vivere-spostarsi-lavorare-dormire appoggiandosi a volte ai campeggi.


Oggi 304 km nebbiosi e piovosi.
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Vecchio 26-02-2016, 07:37   #4
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Al bivio dove ha inizio la F26 mi fermo a fare una foto, se un giorno tornassi in Islanda questa sarebbe la meta principale.
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Fatta eccezione per chi ha capacità di guida su sabbia elevate credo che con catafalchi di moto come la tua e anche la mia, lo Sprengisandur sia da prendere con le molle e non da solo.

Il rischio è di fare la fine di liz .... che è poi è stata una bella fine ma non priva di patemi!
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Vecchio 26-02-2016, 12:28   #5
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Fatta eccezione per chi ha capacità di guida su sabbia elevate credo che con catafalchi di moto come la tua e anche la mia, lo Sprengisandur sia da prendere con le molle e non da solo.

Il rischio è di fare la fine di liz .... che è poi è stata una bella fine ma non priva di patemi!
Della Sprengisandur non temevo la sabbia, che mi pare sia molto poca, ma i guadi.
Comunque d'estate è percorsa da una linea turistica di bus.
Certo è che le condizioni atmosferiche con cui si affrontano certi percorsi posso farti passare da una passeggiata, anche se impegnativa, al peggiore degli incubi !
La cosa più difficile per me del viaggio è stata rinunciare all'Askja e alla Sprengisandur, ero andato principalmente per quello, ma purtroppo non era l'anno giusto.
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Vecchio 26-02-2016, 12:55   #6
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14 luglio 2015

Ieri sera non ho visto nessuno e questa mattina l’unica persona che c’è in casa mi ha detto di essere ospite anche lui.

Non so come fare a pagare perciò telefono nuovamente alla proprietaria e concordo di lasciare i soldi sotto il cuscino del mio letto, poi dovrebbe venire sua figlia a ritirarli.

Faccio colazione al distributore/bar e riprendo la 85 verso sud.

Stessa storia di ieri : nebbia, goccioline sulla visiera, guanti bagnati, ecc.





Poco dopo Vopnafjörður prendo la deviazione per Bustarfell, uno dei POI che mi ero segnato a casa.

Si tratta di un gruppo di case in Torba con l’erba sul tetto e arredamenti originali. Si possono visitare pagando una piccola cifra.

Visita molto interessante per capire come vivevano sull’isola il secolo scorso.
Sono l’unico visitatore ed anche al bar del museo l’unico a bere un caffè.

























La strada raggiunge il Ring e poco dopo il bivio per la F901, altro progetto che avevo per questo viaggio e che dovrò rimandare alla prossima volta, se ci sarà.

Intanto la temperatura è scesa nuovamente a 4 ° alle 11:30.





Poco dopo un ponte abbandono nuovamente l’asfalto per prendere la 925, poi la 944 ed infine la 94. Meta di oggi è Borgarfjörður Eystri dove c’è un’altra numerosa colonia di puffin.

L’ultimo tratto di strada sale ad un passo e poi ridiscende verso la costa, saranno anche le condizioni meteo pessime ma questo tratto con il fango e scavato nella roccia a strapiombo sul mare mette un po’ di preoccupazione.

Al paese, 141 abitanti, ci sono tre guesthouse, mi fermo ad una e suono il campanello . Mi risponde al citofono una signora che mi dice sarà li tra 5 minuti, il citofono è collegato al suo cellulare e lei risponde dalla casa in cui abita.
Quando arriva mi dice di avere una stanza singola in una casetta a circa 500 mt da lì e me la può preparare in circa mezz’ora.

Nel frattempo vado al Álfacafé a mangiare qualcosa.

Dopo avere sistemato un po’ di cose in quest’altra casa tutta per me faccio i 5 km che mi separano dal porto vero e proprio dove c’è anche la colonia di Puffin.

Hanno costruito una passerella per raggiungere la cima di un promontorio e tutto intorno è pieno di nidi di Puffin, persino sotto la passerella.
Peccato che la pioggia si sia fatta molto insistente e non riesca a fare molte foto perché temo che si bagni la macchina fotografica.

Uso di più il cellulare che è impermeabile ma le foto sono scadenti.

Sono estremamente buffi quando ritornano a terra perché si buttano sull’erba in maniera molto goffa, ne vedo diversi tornare dal mare con il pesce in bocca.









Torno fradicio alla Guesthouse.
Appena finito di cambiarmi arrivano altri ospiti, sono una coppia di italiani . Ci presentiamo, sono professori universitari che vivono in Inghilterra e sono lì con la macchina a noleggio.
Insistono perché mi fermi a mangiare con loro alcune cose che cucinano , sono ben riforniti di viveri.

Più tardi arriva un’altra coppia, sempre di italiani.

Prima di dormire prenoto con Booking una stanza per domani sera, ultima notte in Islanda.

Oggi 307 km.
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Vecchio 26-02-2016, 18:28   #7
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Della Sprengisandur non temevo la sabbia, che mi pare sia molto poca, ma i guadi.
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Mah, a me risulta diversamente. Sandur credo significhi sabbia

Guadi ce ne sono abbastanza facendo la bellissima Landmannalaugar e quelli dell'Askja sono fattibili (1 solo da fare con estrema attenzione per la corrente che ti spostava).

In ogni son considerazioni a carattere generale perchè le condizioni cambiano di molto da un anno all'altro e dipendono molto anche dal meteo dei giorni precedenti (per ciò che riguarda i guadi e la portata d'acqua dei fiumi).
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