Mi riallaccio qui per non aprire una nuova discussione
Cambio moto.
Esigenze: la voglio più leggera e che consumi meno, e voglio ancora utilizzare il DCT.
Questo comporta restare in casa Honda.
Fallita ogni speranza che siano presentati a breve nuovi modelli, sia in sostituzione della CrossTourer, sia dotando l’Africa Twin di un anteriore da 19”, sia un modello nuovo… restano da valutare i modelli a listino.
La mia concessionaria mi dà la possibilità di provare per un WE (o un WE lungo) sia una Africa Twin DCT che una NC 750x DCT.
Purtroppo durante la settimana fa tempo bello e, regolarmente , il sabato e la domenica piove.
Lunedì scorso una giornata splendida, martedì ancora bello e mercoledì previsioni ancora migliori. Così prendo una giornata di ferie e vado a prendermi una NC 750x da provare mercoledì.
Alle 9:00 Patrizia ed io siamo in concessionaria. Ritirata moto e riportata a sera.
Premessa: questo report sulla NC 750x 55cv non può essere impostato confrontando la stessa alla Crosstouer, alla Africa Twin o alla GS, perché si tratta di moto non comparabili su troppi aspetti. Tuttavia troverete dei riferimenti che, seppure ovvi, servono ad evidenziare pregi o difetti…
Dimensioni. La moto è piccolina. Soprattutto se vista vicina ad una CT o ad una AT o ad una GS. Vista da sola, invece, sembra più grande di quanto non sia. E’ ben proporzionata e la linea, sebbene rischi di sembrare anonima, non offre spunti a critiche. Niente tubi di telaio, sovrastrutture, pannelli e contropannelli, spigoli e sporgenze.
Posizione di guida. La seduta è comoda. Il modello in prova aveva già una sella Shad. E’ tutto dove deve essere, Le pedane, l’angolo di piega delle ginocchia, la distanza busto-manubrio, la piega delle braccia.
Patrizia ha trovato comoda anche la posizione del passeggero. Si è lamentata della sella. Poi mi è venuto un dubbio e le chiesto: “Patrizia, ma questa sella è più scomoda rispetto alla ultima sella che avevamo sulla Crosstourer, della SR Sellerie, o è più scomoda rispetto alla sella originale Croostourer?”. “No, è più scomoda rispetto alla ultima sella, rispetto a quella originale è più comoda questa...” E vabbè… Non commento.
Peso. E’ leggera. Molto più leggera dei Kg che dichiara. Il “vano serbatoio” è vuoto, il serbatoio è sotto la sella ed il piccolo motore bicilindrico frontemarcia è praticamente in posizione quasi orizzontale all’altezza delle pedane. Baricentro bassissimo. Ricordo una prova che feci tempo fa: seduto sulla CT, gambe larghe a terra. Provo ad inclinare la moto verso sx (lato cavalletto) , massimo 15 cm di inclinazione, non so quanti gradi, e la moto mi stava già cadendo in terra. Seduto sulla NC, gambe larghe a terra, inclino la moto quasi ad altezza ginocchia, la rialzo e la inclino allo stesso modo anche dall’altra parte… Sebbene la Africa Twin dichiari solo poche decine di kg in più rispetto alla NC, facendo la stessa prova, la moto denuncia un baricentro molto più alto e una tendenza a cadere poco dissimile rispetto a quella provata con la CT.
Traffico. Un motorino. Zig zag come non facevo fa anni. Oddio, qualche automobilista mi ha suonato mandandomi affan.. lo, e qualche volta me lo meritavo proprio, ma , anche se con Patrizia dietro, ci siamo infilati dappertutto. Nonostante strade dissestate, con pavè sconnesso (situazione nella quale con la CT mi blocco del tutto e mi porta a restare in fila dietro le auto).
Costiera. MI sono divertito un sacco. In costiera non serve potenza, fai una curva, non hai il tempo e lo spazio per allungare, perché c’è subito un’altra curva. Con la CT non sarei andato meglio. Però è bassa. Complice anche il fatto che eravamo in due e tutti e due non esilini, e che il mono avrebbe, forse, avuto bisogno di qualche clik verso l’hard, ad ogni curva strusciavo di tutto sull’asfalto. Ho dovuto limitare gli angoli di piega. Ma ogni volta che mi scordavo erano degli “sgrattt” anche fastidiosi. Patrizia mi ha ricordato che era dal tempo della TDM che non facevamo delle grattuggiate così sull’asfalto. E si parla di molti anni fa…
Montagna, salite, discese, tornanti stretti. Era la prova che temevo di più. La moto ha pochi cavalli. Se si vuole andare ce ne più che a sufficienza, ma credo che in una guida sportiva, moto superiori potrebbero lasciarmi amaro in bocca, indipendentemente dalla qualità del manico. I tornanti si fanno bene, l’importante è ricordarsi di avere la marcia giusta, perché se si esce sottocoppia non c’è apertura di gas che tenga … Con la marcia giusta invece riprende bene anche se la salita in uscita del tornante ha una pendenza rilevante. Sempre tenendo a mente che lo smanettore che vi segue vi può sverniciare aprendo solo metà manetta. Lo ripeto perché questa è una forma mentis che bisogna acquisire se si scende di cavalleria… In discesa l’unico disco anteriore è stato una sorpresa. Era un’altra cosa che temevo. Invece non è andato mai in sofferenza. Anzi (e qui forse dico una bestemmia) mi ha dato più sensazione di sicurezza rispetto alle frenate con la CT (che doveva rallentare almeno 100 kg in più, devo dire)
Autostrada, tangenziale, protezione aerodinamica. Il cupolino maggiorato della Givi protegge veramente bene. Sebbene facesse molto freddo, ho viaggiato con il modulare aperto senza ricevere freddo in faccia, ed anche busto e spalle erano ben protetti. In tangenziale di Salerno (dove non c’è rilevamento della velocità) ho provato a testarne la velocità massima, arrivando a 175 km/ora (nel tratto dove, facendo la stessa prova con la Crosstourer, ho toccato i 230 di tachimetro, devo anche dire però, che è stata l’unica volta, poi, se ben ricordo, non ho viaggiato mai più a velocità elevate). In autostrada a velocità Tutor (che nel tratto Salerno-Cava è addirittura di 80 km/ora !) si viaggia benissimo. Vibrazioni e risonanze zero alle varie velocità di crociera. Il rumore del motore è discreto, mai fastidioso. La sesta marcia è un po’ lunga. Se viaggiate in sesta e siete costretti a rallentare, scendendo molto di giri motore, fa fatica a riprendere. In automatico scala in 5°. In manuale è buona cosa usare il pollicione e scalare una marcia. Pur essendo così leggera, non risente di scie, sia quelle causate dal seguire un automezzo che vi precede, sia sorpassando autoveicoli pesanti.
Movimenti da fermo, spostare la moto. Questo è uno dei motivi che mi spinge a cambiare moto. Una favola. La moto si sposta con una mano sola. La giri, la volti… Seduto sopra tocco con tutte e due le piante dei piedi a terra e faccio facilmente retromarcia anche in tratti di leggera salita. Le pedane sono un po’ d’impaccio. Sono proprio dove metti le gambe e, prima di prenderci la mano (o il piede) me le trovavo sempre lì, sbattendoci contro.
Vano serbatoio. Una figata. Apri e ci butti dentro tutte quelle minuterie, le cazzatelle che non sai mai dove mettere o che ti sformano le tasche della giacca: guanti, fascicollo, bottiglietta d’acqua, biscottini, caramelle, fazzolettini di carta… Credo che, se dovessi prendere questa moto, nelle uscite senza passeggero non monterei bauletto e relative piastre. Ci và una tuta antipioggia, una catena e una catenella per il casco. Non puntate sul fatto che possa contenere un casco. Dispende dal casco. L’HJC mio e lo Shark Evoline di Patrizia non ci stanno. Per pochi cm. A causa del “rialzo” ,che hanno sulla calotta superiore , che contiene la levetta che alza e abbassa la visierina parasole. Un modello “liscio”, con la levetta sul bordo inferiore dovrebbe starci. Ma conviene sempre prima provare. Della serie: “bello questo casco, lo posso provare”, “ ma certamente..”, ed invece di indossarlo, correre fuori a vedere se entra nel vano.. In ogni caso ci andrebbe giusto giusto. Quindi se avete gli auricolari, bisogna in ogni caso rimuoverli. Nessun problema invece per jet o caschi da città..
Consumo. Il consumo medio finale in tutte le condizioni, in due, facendo guida sportiva, testando velocità, traffico cittadino, ma anche autostrada e trasferimenti, è risultato essere di 27 km/litro. VENTISETTE CHILOMETRI AL LITRO. Con una guida più rilassata, magari non sempre in coppia, non ritengo una esagerazione poter raggiungere i 30 al litro. Una nota di demerito alla capacità del serbatoio. Non perché 14 litri x 27 km/litro , ovvero 378 km di autonomia non siano sufficienti. Ma perché 20 euro di benzina, con la benzina a 1,5 euro al litro, sono 13,33 litri, quasi 13 litri e mezzo. Quindi, quando sei a riserva e hai ancora 2 o 3 litri nel serbatoio, e vuoi fare benzina e trovi solo un automatico, non puoi fare 20 euro. Puoi fare 10 euro, se hai 10 euro nel portafogli, taglio ormai raro. Puoi fare 15 euro se oltre alla 10 euro hai anche una rarissima 5 euro .. Vabbè, un dettaglio. Ma sappiatelo.
Sospensioni. Così come me la hanno data, così l’ho utilizzata. Forse non erano tarate per due passeggeri poco leggeri. Però le ho trovate adeguate. Sconnessioni e tombini sono ben assorbiti (è anche vero quelle della CT erano penose!). Patrizia si è trovata benissimo e, ogni volta che le dicevi “attenta” perché c’era un fosso o un tombino che non potevo evitare, mi ha sempre risposto: “non l’ho proprio sentito”. (con la CT sentivo l’urlo “Ahh”)
Acceleratore. Non so se può essere un difetto solo della moto in prova, ma l’acceleratore aveva una piccola corsa a vuoto in riapertura da punto zero. Che non dava quasi mai fastidio, tranne quando, in prima marcia, si ripartiva… giri un po’ la manopola senza dare gas, poi dà gas tutto in una volta, sbalzando il passeggero indietro che, se non si stava tenendo, si aggrappa a te e ti rimprovera :”apri più dolcemente.. “ ma non è colpa mia..
Cruscotto. E’ piccolo. Piccolissimo. Per un vecchietto con la presbiopia è una impresa leggere tutte le informazioni. E poi questa scelta della Honda di questi schermi retroilluminati non la condivido. Non si legge per nulla bene, era meglio quello dei modelli 2014. Velocità e marcia inserita si vedono bene. Delle altre indicazioni posso fare a meno, ma non si vede bene se sei in D, S1 S2 o S3, e questo secca un po’. I tasti si SELezione e di SETtaggio sono sul cruscotto. Come sulla CT d’altronde. Basterebbe poco a mamma Honda mettere un paio di pulsanti al manubrio. Manca anche l’indicatore della temperatura esterna. Non serve a nulla per la guida, però è una implementazione da poche lire, non capisco perché. D’altra parte hanno fatto un cruscotto che ti permette di cambiare colore al contagiri, con un colore personalizzato, colori che cambiano in base alla marcia inserita, o in base alla mappa scelta, o in base ad un programma eco o altre stronz… simili. Potevano mettere un indicatore della temperatura… Mah
Conclusioni. Fatta la tara tra pregi e difetti, e non dimenticando mai che si tratta di un passo indietro con tutto ciò che questo comporta, a me la moto piace, e la comprerei in sostituzione della Crosstourer.