1) Lo Scrambler è una moto vera, va bene, è divertentissima sul misto, ha telaio, freni, tenuta di strada, corposità del motore degni di una vera Ducati. Ci ho montato il manubrio più basso e lo scarico Termignoni del Full Throttle (che spernacchia con un rumore stupendo), il mono Ohlins e la cartuccia della forcella anteriore di Andreani. Ci ho fatto tre giri da 500km in giornata sulle Dolomiti, l'ultimo facendo la ValZoldana, il Giau, il TreCroci, Dobbiaco, Auronzo, Cortina e ritorno, insieme ad un amico con la Mts Pikes Peak. Quando montavo sulla sua moto perchè lui voleva provare la mia non vedevo l'ora di ritornare sullo Scrambler, perchè mi mancava il giocattolino da 170kg che per fare tutte le curve di questo mondo basta e avanza. E son tornato a Padova non più stanco di quando avevo la Mts o il Ktm1190.
2) Lo Scrambler è anche un'operazione di marketing da togliersi tanto di cappello; 2000 moto in sei mesi, da febbraio a luglio non sono uno scherzo, tempi di attesa lunghissimi, un target base di non-Ducatisti, tanto è vero che lo Scrambler non è presente sul sito ufficiale Ducati, probabilmente per non far girare le palle ai duri e puri del marchio.
Quando sono andato in concessionario a ritirarla dal tagliando ho trovato un avvocato cinquantenne che era nel mio stesso liceo, un azzimato vestito in sempre in doppiopetto, ed era lì, in doppiopetto a ritirare uno Scrambler Classic. Quando gli han mostrato come accenderla ed ha inforcato il casco Scrambler d'ordinanza ha candidamente chiesto:"Quante marce ha?". Ecco, lì mi son girate un po' le palle al pensare di essere confuso con queste persone...
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Mts 1260 PP
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