Al limite posso ammettere un concorso di colpa del secondo motociclista, perché come ha detto giustamente qualcuno, esiste la regola della distanza di sicurezza e della velocità non commisurata che vanno rispettate. Ma anche il poliziotto ha fatto la sua parte ben sapendo, trattandosi di un professionista, cosa avrebbe potuto causare ponendo in essere un comportamento non consono alla situazione. Si fosse trattato di un bambino a cui è scappata la palla, piuttosto che un animale che ha invaso la carreggiata, la colpa sarebbe stata in toto del motociclista.
|