Quote:
Originariamente inviata da paolo b
Premessa: di "difendere" Colaninno o chi per lui mi cale ben poco.
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Quoto dall'a alla z.
Aggiungo che il "mito" Aprilia pre - Colannino era un mito basato su:
due scooter 50 cc di successo: il primo, l'Amico, che ebbe successo solo perché era una novità e perché costava poco, ma anche valeva poco ...; l'altro, pensa che non ricordo il nome, fu veramente azzeccato .. ma rimase un 50. Il fratello maggiore fu un flop
vittorie in campionati mondiali "minori", 125 e 250 cc, con motori 2 tempi, molto ben "venduti" sulla stampa italiana.
l'estetica delle motine vendute, 125 e, assai meno, 250 cc, simil MotoGP, colorate
Moto? Quasi zero.... solo la 650
Chissà perché Aprilia, l'Aprilia che fu, gode di tanta, generica e inconsistente fama ... dimenticando tra l'altro la megalomania dell'allora proprietario (appassionatissimo di moto), e che gli impianti furono dimensionati proprio ad essa, cioè sempre troppo grandi rispetto alle reali capacità e prospettive della Casa.
La Guzzi, insomma tuttti sanno come stava ... Ma l'Aprilia forse peggio ..
Dopodiché ... Motociclismo si sveglia all'improvviso con modi e toni davvero inconsueti e che sembrano poprio essere espressione di "fatto personale" (la pubblicità, come è già stato detto ... ma anche qualcosa di più, tendo a pensare, dati i toni inusitati .. Motociclismo, che della melassa fa di solito il suo primo comandamento ..).