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MOTOCICLISMO contro Colaninno, finalmente.
Leggetevi l'editoriale di motociclismo di novembre.
In sostanza Bacchetti dà dell'incompetente ( secondo me a ragion veduta) a Colaninno. Finalmente una presa di posizione e devo dire che va giù pesante. Sempre sullo stesso numero,intervista alla nuova proprietà di Bimota,non dico nulla perché non conosco i personaggi,intanto la Bimota da enduro la DBX sviluppata dl nostro Sacchini viene accantonata.. |
Colannino.....
No comment |
prendere il padre per scaraventarlo sul figlio???
buona idea...... porcapupazza..... |
Un piccolo stralcio :
...le cose non vanno bene per il gruppo Piaggio ed i cassetti pieni di progetti trovati dal ragioniere dopo la conquista di Piaggio ed Aprilia,sono da tempo vuoti e nessuno ha idee nuove.Questa è cronaca.I tempi d'oro del ragioniere sembrano finiti,il supporto di un "cerchio magico" di amici che vive ,opera e fà affari all'ombra della tessera N°1 del partito democratico non è più utile nel momento in cui per sopravvivere bisogna dimostrare di essere dei veri industriali,quelli capaci di contrastare la crisi con idee ed innovazione... |
Io lo dico da anni.
Motociclismo da quando gli hanno tagliato la pubblicità. |
industriali.... son tutti finanzieri....
sono anni che si leggono queste cose da parte dei motociclisti... Guzzi la sta facendo morire..... bastava appicciare un adesivo con l'aquila sul progetto RSV4 ed avrebbe sbancato.... non si e' mai visto un flop di vendite direttamente proporzionale alla bontà del prodotto ed alla risononanza mediatica dei risultati sportivi... come caxxo si fa a vincere in SBK e non riuscire a vendere....!!!!???!!! |
Con i soldi dell'ENI.....e di Alitalia......
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Quote:
DogW |
Coi motorini venduti alle poste......!
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Quindi DogW, tu ritieni che stia facendo bene?
Che la strada intrapresa sia per Aprilia che per Guzzi è quella giusta? |
Con 100.000 vespe vendute in India. Ma, se era così incompetente, anche il contratto alle poste andava a qualcun altro. A Bacchetti magari.
DogW |
Quote:
Ovviamente ho le mie idee sulle decisioni prese per Moto Guzzi e Aprilia. Giudico cosa sia stato fatto male, ed immagino cosa si potrebbe fare meglio. Ma ci penso un po' prima di dare dell'incompetente all'unico industriale motociclistico in Italia a non aver ancora venduto a qualche straniero, e ad avere numeri produttivi a livello di uno dei colossi giapponesi. Sarà stato bravo chi ha venduto ai cinesi... DogW |
Non parlo di Vespa o Ape e penso neanche Bacchetti.
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DogW |
Mi domando: è un merito non aver venduto agli stranieri?
Ed è un merito essere un industriale italiano che ha dislocato, in tutto o in parte, la produzione in altri Paesi? A mio personalissimo modo di vedere, il merito è mantenere la produzione in Italia, a chiunque faccia capo la proprietà, così da creare "ricchezza" (posti di lavoro e quel che ne consegue) nel Paese. Produzione che sia in grado di generare utili, ovviamente, non buchi (magari a carico della collettività), senno son capaci tutti. |
Dog,ma lavori per Colaninno?Perchè non riesco a capire la tua presa di posizione.
Io parlo da appassionato di moto,sulle scelte fatte per Aprilia e Moto Guzzi e penso che fino ad ora siano state delle scelte sbagliate,punto. Se per te invece non è così,ok. |
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Chi vende, ovviamente non ha alcun merito del fatto che la produzione rimanga in Italia, o meno. Non è più una decisione sua. DogW |
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Francamentre non capisco questo modo di passare dall'argomento all'argomentatore, ma contento tu... Quote:
DogW |
Ti rispondo per l'ultima volta .
Siamo su un forum di moto e penso che la questione da me sollevata sia pertinente.se ti urta quello che scrivo non intervenire. Ti ricordo inoltre che a domanda non si risponde con domanda. |
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Essere imprenditore, di per sè (ai fini dell'economia del Paese), non significa nulla. L'imprenditore comincia ad avere qualche merito, sempre agli stessi fini, quando porta dei benefici alla collettività (e non solo a se stesso, tramite compensi prelevati in veste di amministratore, finanziamenti pubblici, ecc.), in termini di occupazione, imposte versate allo Stato, ecc. Si può essere imprenditori italiani anche avendo produzione quasi esclusivamente fuori dall'Italia (Geox, Benetton, ecc. ecc.), ma per il Paese è senz'altro preferibile un imprenditore straniero che mantiene la produzione nel Paese, generando utili. |
Di imprenditori italiani che si ricorderanno nel settore motociclistico ce n'è sono tre.
Carlo Guzzi. Corrado Agusta Claudio Castiglioni. Quello che hanno fatto, lo hanno fatto con passione perché amavano le moto. Colaninno......una tristezza infinita..... |
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DogW |
[...]
Te lo dici da solo: non viene infatti preso in esame lo "status" di imprenditore (fine a se stesso), ma il modo di farlo. ;) |
Il mercato attuale è il mondo.
Farsi battere dall'India coi prodotti che hai dismesso la dice lunga sulla incapacità del managenent Piaggio. Metterci due anni a produrre la California la dice lunga anche sui tecnici, l'elefante ha partorito il topolino. Non parliamo del design poi che ormai fan meglio i cinesi. Come può produrre moto uno che passa dalla telefonia agli aerei.....? |
Le moto si fanno con passione e le devi avere nel sangue.
Giovannino quel sangue ce l'ha, passa notti intere in azienda a Schiranna invece di andare a Montecitorio a perdere tempo coi nostri soldi. |
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