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Originariamente inviata da varamondo
Bravo Aspes, come sempre una bella recensione, imparziale, obiettiva e tecnicamente valida.
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ho voluto essere un po' grezzo perche' mi sembrava meglio buttarla sulle sensazioni che sulle considerazioni tecniche. E sopratutto considerazioni per chi passerebbe da gs a gs.
Dopo 38 anni di andare in moto a tutti i modi, strada, fuoristrada, metterci le mani etc. ho "scoperto" che se una moto e' la tua moto dipende da non moltissime cose alla fine, in primis come ti ci senti seduto sopra. Anche a motore spento, mi basta questa prova per 1 minuto per escludere moto che magari sulla carta mi fanno sognare.
MI sono proprio chiesto cosa fa si di impegnarsi tecnicamente in maniera notevole, per ottenere pero' qualcosa di familiare a prima. Ho levato la sella per regolarla, guardato i dettagli, questa moto non ha un bullone in comune con la mia, e' totalmente un'altra costruttivamente ma.....ma e' anche parente stretta di quella di prima per come va!
E' chiarissimo che e' voluto ed e' una filosofia assolutamente rispettabile e di successo, ma mi da' quasi l'impressione di tanta fatica quasi inutile, non so se mi esprimo bene.
O meglio, indurre la sostituzione per motivazioni piu' buone sulla carta delle schede tecniche che nella realta' dell'uso. Un po' di marketing insomma.
Il cliente avveduto comunque si puo' rallegrare di avere in mano ancora un prodotto buono, tutt'altro che da rottamare.