Sono anni, e pure parecchi (mi ricordo Pirovano...), che il mondiale SBK è splendido, spettacolare, combattuto, le moto di molte marche se lo contendono dando vita a duelli avvincenti, con piloti che sono entrati, di diritto, nella storia del motociclismo.
Biaggi è stato il primo italiano (l'unico...) a vincere un mondiale, due, ha vinto 4 mondiali 250, è stato ai vertici del motociclismo per 20 anni (senza mal di stomaco, prematuri ritiri...) e lo ha fatto con il carattere che ha sempre avuto, senza voler diventare un altro, solo per i media, solo per la cultura dell'immagine.
Se valutiamo la simpatia, la "follia" in pista, Schwantz era il n. 1....
Mondiali vinti?
1 (che se non si faceva male Rainey, neppure quello...), eppure il n. 34 è stato ritirato dalla FIM perché....
perché è stato il motociclismo, anche lui.
Forse il suo modo di essere, più che i risultati in pista, i titoli vinti, è stato fondamentale per lasciare in tutti una immagine unica, indimenticabile.
Ma erano anche gli anni in cui si poteva arrivare alla staccata a ruote bloccate (Hockenheim...), non c'era l'elettronica...
Ogni era motociclistica ha avuto i suoi idoli e ogni appassionato si identifica nel proprio tipo, il campione che vorremmo essere, che in quel momento storico si avvicina di più ai nostri gusti, al nostro modo di intendere lo spettacolo a due ruote (mi piaceva Lawson, ma anche Lucchinelli, Fogarty, Mamola...).
Ancora oggi, per fortuna, la SBK continua ad appassionarmi, a divertirmi, a farmi stare appiccicato allo schermo o fermo per ore sugli spalti (vederlo dal vivo è fantassssssstico...), e spero che continui così.
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K1200GT - 2005
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