Il disabile che entra gratis la reputo una ipocrisia (per carità, al pari delle donne gratis il venerdì: anche se lì c'è l'ennesima lezione di marketing per cui se la donna non paga il maschietto che magari avrebbe rinunciato ci va lo stesso. Senza contare che la donna è sempre un potenziale acquirente visto il mercato crescente).
Ma reputate giusto che un disabile entri gratis a priori come segno di civilità ?
Assolutamente favorevole al ridotto e soprattutto alla gratuità dell'accompagnatore, quello sì.
Il resto la trovo una questione sbagliata di principio. Non credo che il disabile voglia la gratuità come "compassione" ma l'ACCESSIBILITA'.
Ottima invece l'idea di lasciare l'ingresso anche ai giorni operatori per facilitare gli spostamenti!

Talmente facile che non mi stupirei se fosse già così!