Quote:
Originariamente inviata da marcobarry
Per carità tutte le opinioni sono rispettabili
|
Poi ci sono i numeri, e come si dice...
quando un'opinione incontra un numero, per l'opinione sono cazzi!
I numeri ci dicono che sulla moto con cui Stoner aveva vinto 3 delle ultime 6 gare del campionato appena conclusosi e arrivando secondo in un'altra, cioè guarda caso proprio nell'ultima, cioè proprio a Valencia, cioè proprio 2 giorni prima dell'inizio dei test, Rossi - su una moto per lui nuova - è "riuscito" a star dietro a tutte le altre Ducati, sia ufficiali che private, a eccezione di Karel Abraham, piazzandosi terz'ultimo nei test del 10 novembre 2010.
Mentre invece Stoner - su una moto anche per lui nuova - ha rifilato "solo" mezzo secondo al suo compagno di squadra Pedrosa, che su quella moto ci aveva appena corso tutta la stagione.
Ora, pensare che la Ducati non fosse competitiva è assurdo, visto i risultati delle gare appena disputatesi. Quindi per Rossi non può esservi l'alibi della "moto-ravatto".
E considerando che sia lui che Stoner piazzavano le stimate terga su una moto nuova, se vale per Rossi la giustificazione della prestazione peggiore rispetto al proprio compagno di squadra che quella moto già la conosceva, allora a maggior ragione deve essere considerata clamorosa la performance di Stoner che si è messo agevolmente Pedrosa alle spalle.
Tertium non datur.
E il seguito della storia lo conosciamo tutti: il rapporto fra Rossi e Ducati non si è mai sviluppato positivamente, tant'è che nel 2011 ha concluso 7° con 139 punti (solo 7 in più di Nichi Hayden) e nel 2012 ha concluso 6° con 163 punti contro i 122 di Nichi Hayden.
Ora, che Ducati si sia trovata nel 2011 e nel 2012 in un momento di vera e propria crisi tecnica, non v'è dubbio. Anche questo lo dicono i numeri. Quindi non si può certo dire che Stoner ha più manico di Rossi perché in questi due anni ha vinto un mondiale mentre Rossi ha sempre remato nelle retrovie: la Honda 2010 e 2011 è un mezzo oggettivamente superiore alla Ducati 2010 e 2011, e a moto invertite il titolo avrebbe potuto certamente andare a Rossi invece che a Stoner. Tuttavia nemmeno Uccio potrebbe sostenere la tesi che l'impegno, la grinta e la determinazione che ci ha messo Stoner in ogni gara abbia corrisposto a pari impegno, grinta e determinazione da parte di Rossi.
E in questo ultimo campionato, essendo entrambi sin dall'inizio consapevoli che a fine stagione sarebbero arrivati al capolinea (l'uno con la Ducati, l'altro con la carriera agonistica), le "demotivazioni" erano un presupposto simile per entrambi. E ieri siamo giunti alla scena finale.