In effetti è vero, Biaggi quest'anno ha spesso fatto il ragioniere. Tuttavia bisogna capire che quella è la tattica che ha ritenuto fosse più proficua per raggiungere l'obiettivo che si era prefisso, ovvero vincere il mondiale.
E nella sua situazione (fine carriera) vincere il mondiale non era una mera opzione ma un vero e proprio dovere, vista la competitività del mezzo e della squadra che gli è stata messa a disposizione: Aprilia ha continuato a credere nel suo alfiere.
Poi c'è anche da dire che se l'obiettivo finale non fosse stato raggiunto a quest'ora il suddetto Biaggi sarebbe stato seppellito da palate di mer@a e gli sarebbe stato rimproverato di essere ormai un rottame ecc. ecc...
Quindi direi che va bene così, la tattica scelta è stata quella giusta e in fin dei conti le occasioni per dimostrare di saper fare a ruotate non sono mancate e in quei casi Biaggi non s'è certamente tirato indietro (facendo i suoi bravi errori anche lui).
Certo, non si può mica dire che un simile atteggiamento sia spettacolare "alla Stoner", ma tant'è. I suoi avversari più credibili quest'anno erano Sykes e Melandri, due tipacci irruenti che hanno sbagliato molto, più di lui. Se l'avversario più temibile fosse stato quel vecchio volpone di Checa, opino che Biaggi sarebbe sceso in pista molto più spesso con il coltello fra i denti.
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La mia moto puo' avere un numero qualsiasi di cilindri, basta che siano due.
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