Le motoGP sono figlie della stessa esagerazione che coinvolge le supersportive stradali... solo che lo sono a livelli più estremi. Guidata da un normale utente nessuna supersportiva italiana, tedesca o giapponese che sia, può arrivare al suo teorico limite prestazionale: il limite della moto è così enormemente più in là delle capacità di chi mediamente la porta in giro che per evitare che la gente si faccia male è necessario metter sulle moto controlli elettronici di ogni tipo. Per come la vedo io basterebbe togliere 50 o 60 cavalli e tutti ci divertiremmo di più spendendo e forse anche rischiando di meno, ma questa è un'altra storia e non interessa certo ai produttori.
Lo stesso concetto di esagerazione si può applicare alle motoGP, solo che bisogna considerare livelli prestazionali enormemente superiori e piloti professionisti mediamente molto più capaci di noi poveri mortali. Non dico che siano figlie di errori progettuali, ma è innegabile che moto da oltre 250 cavalli non siano umanamente portabili al limite estremo senza l'uso di aiuti elettronici. Ma qui poi il risultato è l'appiattimento delle capacità dei singoli piloti, e con tutta probabilità ripensando tutta la categoria in funzione del fattore umano anziché di quello meccanico inizieremmo di nuovo a vedere delle belle gare di moto...
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Uomo barbuto dalle moto rosse (cit.)
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