La Futa non è mica Viale Ceccarini!

[Gioxx]

Fai sponda perché hai il k che non gira!

[EnricoSL900]

Gioxx, ho fatto la modifica, che credi?

Zel... no... la ducati superlight è un'altra roba...

[Zel]

Originariamente inviata da EnricoSL900

Zel... no... la ducati superlight è un'altra roba...

ok, ma sono certo che il giox se la fuma lo stesso

[EnricoSL900]

Giù le mani dalla SL che divento feroce!!!

[nicola66]

oh bella moto, ma i tornanti non sono proprio il suo pane, soprattutto se conformati come i primi 5/6 che scendono a Dicomano. So quello che dico.

[EnricoSL900]

Sì, ma il Muraglione è bello a salire...

E poi la SL è la moto da sterminio per eccellenza in Chiantigiana, anche se l'anno scorso ha fatto (e qui torno sul topic) la sua porca figura anche sulla Futa, restando parecchio sui coglioni a un paio di giovanotti in sella a recenti e pretenziose quattrocilindrinipponiche. Alla faccia della moto d'epoca...

[wildweasel]

E qui si può aprire una un'interessante parentesi dialettica su quale sia il fattore fondamentale (o la combinazione di fattori) che su una strada storta consente a un veicolo tecnicamente non più aggiornato di "tener dietro" veicoli teoricamente molto più prestazionali.

Il fattore umano:

1. maggiori capacità di guida del pilota?

2. maggiore conoscenza del percorso?

3. maggiore disponibilità a avvicinare/raggiungere/superare i limiti ambientali (condizioni di traffico, stato dell'asfalto, ecc...)?

4. maggiore disponibilità caratteriale all'azzardo?

Il fattore tecnico:

5. veicolo in condizioni di massima efficienza (freni, carburazione, taratura sospensioni, ecc...)?

6. gomme in condizioni ottimali (tipo mescola, usura battistrada, pressione, e
ecc...)?

7. maggiore o minore attitudine di un mezzo, rispetto ad un altro, per quanto concerne il percorso in questione (salita, discesa, tornanti, misto stretto, misto veloce, presenza di rettilinei, ecc...)?

E magari - anzi, quasi sicuramente - dimentico di citare qualcosa di altrettanto importante.

Resta comunque il fatto che, di tutti i fattori che ho citato, soltanto il punto 1. e il punto 7. possono essere a tutti gli effetti considerati come qualità indiscutibili del mezzo o del conducente, ovvero come pregi di cui il conducente del mezzo e/o il proprietario dello stesso possono essere fieri. Della serie:

"Fig@, che manico che sono"

oppure:

"Fig@, che bomba che ciò"

Però è altrettanto indiscutibile che anche i punti che vanno da 2. a 6. (più tutti quelli che eventualmente ho dimenticato di citare) sono anch'essi fattori essenziali, non certo secondari, per quanto riguarda la "competitività" del binomio veicolo/conducente.

Mi chiedo quindi a cosa serva "fare la ruota" compiacendosi di aver "combattuto eroicamente" a mo' di Davide vs. Golia contro l'intutato di turno su una pubblica strada (non me ne voglia EnricoSL900, non ce l'ho in particolare con lui, il suo post è solo uno spunto per impostare un ragionamento).

[pacpeter]

mah! io ultimamente vedo tanti baulettati che corrono come matti sui passi tagliando le curve.........

[machi]

Porca pupazza...!!!(cit. Tricheco)

[nicola66]

Originariamente inviata da EnricoSL900

Sì, ma il Muraglione è bello a salire...

si ma è sempre solo in discesa che si valutano certe cose.

[simonetof]

Giusto SPAM, son d'accordo al 100%. Chi sa guidare, sa guidare anche un GS con i bauletti, supera chi va più piano e non inytralcia chi va più veloce, senza porsi il problema se sia giusto e corretto andare di quel passo. Ci sono intutati su missili da 190cv che non tengono il passo di "turisti" veloci su BMW da 230kg e li sorpassano solo al primo rettilineo da 1 km. Io cerco di divertirmi, nei limiti del buonsenso prima che di quelli del CdS. Credo sia giusto così, senza dar noia a nessuno se sono più lento, pretendendo però rispetto se sono più veloce.

[Zel]

w.w., la gente che andava veramente forte in moto ha praticamente tutta smesso di girare in strada, parte tumulati, gran parte ravveduti e/o annoiati.

la differenza tra uno capace come qui ne ho visti alcuni, e non pochissimi, e uno che va veramente forte, è una differenza che si sviluppa a partire da un ritmo minimo comune che è comunque assolutamente proibitivo per uno che non è capace. questa è la ragione per cui a molti semplicemente capaci è tributato l'immeritato onore di veloci. (l'importante è non crederci e non convincersene veramente.) l'altra ragione è che ad oggi anche i veloci che continuano ad andare anche in strada, quando non sono degli irriducibili un po' suonati, tendono ad accontentarsi del ritmo dei semplicemente capaci, che è già un ritmo a cui è possibile divertirsi, ma anche spetasciarsi, nel giusto insieme di circostanze. la circostanza "Futa alla domenica di sole da metà aprile a metà ottobre" è una circostanza in cui addirittura non esiste un ritmo abbastanza prudente da poter escludere di non tornare a casa.

quello che succede con grande abbondanza è ciò che ha descritto bene spam. tonnellate di incapaci che, per emulare per qualche km il ritmo di capaci che loro, dal basso, scambiano per veloci, fanno l'uso più inconsulto, largo e inconsapevole di tutto, dal cambio ai freni a, soprattutto, la corsia di sinistra.

[Mansuel]

Originariamente inviata da Zel

per emulare per qualche km il ritmo di capaci che loro, dal basso, scambiano per veloci, fanno l'uso più inconsulto, largo e inconsapevole di tutto, dal cambio ai freni a, soprattutto, la corsia di sinistra.

Ho visto cose che voi umani...

Il problema è che riuscire a stare a ridosso o addirittura nel gruppo "di testa" per molti significa un'accettabilità sociale ed uno status riconosciuto anche a motore spento.

Questo spiega, ma non giustifica, certi comportamenti che altrimenti sembrerebbero incomprensibili.

[MUMU]

quanta ragione nelle tue parole, Mansuel

[savi70]

è che manca il buonsenso ... e la tolleranza reciproca

Originariamente inviata da Zel

a molti semplicemente capaci è tributato l'immeritato onore di veloci.

va che roba.......

[Battista]

Certe volte penso che sfidare il pericolo per qualcuno è un modo per sentirsi qualcuno, una specie di sistema per prendersi una rivincita sugli altri.

Quello è un paracarro, quell'altro è un fermone, l'altro ancora guarda il panorama ecc...... mentre magari è solo gente in pace che si sta facendo i cavoli suoi.

personalmente quando sulle strade dell'appennino piacentino incontro qualcuno "impostato" come un corridore che come si dice "mi svernicia" l'unica cosa che penso è "bel pirla".

[Zel]

io mi chiedo sempre cosa impedisca a uno di chiudere il gas, riportare le dimensioni della strada alla sua corsia, alzare di qualche spizzico di grado la testa, respirare e domandarsi cosa esattamente facciano "quelli là" per andare come vanno senza tutta quella sensazione di caotico dispendio, visto che poi "quelli là" non sono Lucchinelli e Uncini ma ragionieri, avvocati, agenti di commercio, infermieri, architetti, operai, scaricatori di frutta al mercato... gente normale che guida la moto per divertirsi ma che nella vita fa tutt'altro.

proprio perchè nella vita di tutti i giorni son normali che quando salgono su una moto si accede un bip perchè vogliono dimostrare di non essere dei uno qualsiasi............della serie,vorrei ma non sono

[Zel]

Originariamente inviata da Mansuel

Questo spiega, ma non giustifica, certi comportamenti che altrimenti sembrerebbero incomprensibili.

unitamente al fatto che un buon 60% di quelli capaci, forti di questa allucinazione collettiva che quello sia essere veloci, passano tutto il tempo a dare dei fermoni agli altri... che, se si tratta dei tranquilloni a cui semplicemente non frega nulla, poco male; ma se vai a solleticare quello che vorrebbe (comprensibilmente) diventar capace anche lui, è ovvio che lo tiri per le scorciatoie perché il carattere maschile è la quint'essenza dell'idiozia e tra l'altro l'età non migliora ma anzi peggiora le cose sotto questo aspetto.

io quando leggo/vedo/sento dar di fermone a chicchessia - salvo quando è tra due amici per la pelle di cui o entrambi lo sono, o nessuno dei due lo è - mi viene voglia di sparargli negli stinchi perché sta creando le premesse per farmi arrivare addosso - a me o a un altro poveraccio - un proiettile contromano che deve "fargliela vedere" a quelli che gli dicono fermone...

[Battista]

Alla fine penso che sulle strade di tutti il motociclista che sa veramente andare in moto e capisce il mezzo passa e va senza che nemmeno te ne accorgi. Se è bravo avrà un passo sostenuto senza correr e far correre rischi ad altri, se è meno bravo andrà più piano, ma in ogni caso non romperà le palle a nessuno perchè entrambi si sanno perfettamente integrare con le condizioni del contesto in cui sono.

In fondo, tutto quello che si fa, dovrebbe avere una sua "armonia", l'eleganza di chi è capace di stare a suo posto, e l'andare in moto non è un'eccezione.

[Mansuel]

Originariamente inviata da Battista

In fondo, tutto quello che si fa, dovrebbe avere una sua "armonia", l'eleganza di chi è capace di stare a suo posto, e l'andare in moto non è un'eccezione.

Ricordo con velata commozione quella volta che in Sardegna si stava rientrando all'agriturismo.

Il tramonto ci sorprese in ritardo sulla tabella di marcia, ancora nel toboga di curve del Gennargentu.

Gli inserti in titanio degli slider scintillavano nel crepuscolo con effetti pirotecnici degni dello spettacolo di ferragosto

Poesia

[Zel]

"strano come il suono degli aerei da caccia un tempo..."

[EnricoSL900]

Originariamente inviata da ***SPAM***

Il mio 50%,é Il tuo 100%,che a sua volta é il 125% di quello che sta in coda.pensare che colui che sta davanti alla mia strada va al 25% del suo potenziale....ecco spiegate le traiettorie paranormali,i lunghi e i saltafossi.

Mi ricordo una gita a Bologna di tanti anni fa. Avevo la Mito 125, forse era il 1991: la mia prima volta sulla Futa.
Eravamo un bel gruppo: non conoscevo tutti e mi trovai tra gli ultimi della fila. Davanti a me c'era Joel, un americano che non conoscevo in sella a una Ducati TT1 () furbescamente targata Maine. Legale come la rapina a mano armata...
Mi misi alla sua ruota, e a metà Futa davanti a noi non c'era più nessuno. Io guidavo molto meno impiccato del solito, lui andava probabilmente a spasso.

Un altro era Claudio, da cui una volta tentai di non farmi raggiungere dopo che ero partito prima di lui dalla cima del Muraglione. Lo vidi negli specchietti che mentre si avvicinava inesorabilmente carezzava l'asfalto con la manina a ogni curva. Andava a spasso, e quando mi passò non riuscii a stargli dietro nemmeno per due curve...

Invece oggi sono stato passato da un velocione su 848, sul dritto e a distanza volutamente ravvicinata. Non doveva succedere, ma mi si è un po'chiusa la vena e ho voluto vedere di cosa era capace il ragazzo: era fermo come un paracarro, frenava a 200 metri dalle curve e più di una volta ho visto le luci di stop riaccendersi anche a moto ormai inclinata; in più aveva una postura sulla moto che pareva avesse un manico di scopa infilato nel culo.

Chi dei tre è quello più pericoloso?

[Merlino]

Originariamente inviata da Zel

unitamente al fatto che un buon 60% di quelli capaci, forti di questa allucinazione collettiva che quello sia essere veloci, passano tutto il tempo a dare dei fermoni agli altri... (

Non convengo carissimo zel, non ho problemi con moto anche vecchie a stare dietro a quelli capaci, e a dire degli altri non sono un fermone, solo che ormai rifiuto di andare forte in strada, mai che mi trovi uno stradiato e morente all'uscita di una curva, che non è una battuta, ma quello che mi è capitato, facendomi capire che su strada ci sono anche gli altri, e se voglio sverniciare lo tento di fare in pista, dove invece mi sverniciano è capisco che sono nessuno, mica i superman della domenica....