Quote:
Originariamente inviata da Enzofi
organizzazione, programmazione e risorse.
a noi manca tutto questo: basta vedere lo sfascio della Fiat, senza un prodotto nuovo da dieci anni.
BMW moto si è retta per decenni con gli utili del setore auto. Poi hanno inventato il segmento della moto da ricchi per tutti. Sono bravi, niente da dire.
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La FIAT a lungo è stata un'azienda privata nei profitti, ma pubblica nei debiti, che godeva di commesse governative e più in generale della cronica inefficienza del nostro settore pubblico.
La nostra impresa competitiva è tale a dispetto di condizioni strutturali completamente diverse e peggiori rispetto alla Germania. La stessa Ducati, pur nei successi sportivi, è passata da una realtà di cassa integrazione ad una spinta in avanti notevole in una situazione di recessione come quella attuale. Vedremo per il futuro.
Se è vero che da un lato siamo il paese delle clientele, dell'autocommiserazione, "della colpa è sempre degli altri" e della liquefazione del sangue di San Gennaro, siamo anche il paese di gente che lavora duramente con capacità che ci sono invidiate.
Vedremo se con questa crisi strutturale rimarremo il paese delle clientele e di un sottobosco di incompetenti in posizioni chiave, affogando, o se riprenderemo il posto che la nostra realtà imprenditoriale e culturale ha ampiamente dimostrato di meritare.
Ricordiamoci che il mondo ci riconosce prodotti di qualità in moltissimi settori, assai più di quanto noi stessi siamo disposti ad apprezzare.
Se i contenuti di questo messaggio risultano inaccettabili nel contesto, me ne scuso e accetterò tranquillamente che sia cancellato. Mi dispiace, ma a me che lavoro in ambiente internazionale, la storia dei poveri italiani mi tocca su un corda su cui sono molto sensibile.