Quote:
Originariamente inviata da Toro
il piacere di guidare è quello che ti ragalano mattoni come quello.
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raramente mi sono gustato una smotazzata come le curve dei giovi all'imbrunire di ieri. non sto scherzando. come al solito quando l'anima si svuota per una superiore gravità di fatti esterni, la premeditazione della linea diventa pulita, perfetta, imperturbabile. l'essenza del curvare. sapere che a chiunque esiti, diffidi, dubiti, quello che stai facendo apparirebbe impossibile - almeno improbabile - "con quella mattonella"...
la guida della moto è come la musica, riporta la tua anima se stessa come rinfrescata, come se ritrovarsi fosse una piacevole sorpresa.
non si riesce a spiegare a quelli che no.
scusatemi la commozione.