Grazie a tutti! La cosa si fa interessante ma il discorso si sta un po' estendendo.
Dunque, a quello che ho capito:
Nell'articolo linkato da Germibestia (che ho letto di fretta, sono al lavoro) si fanno delle considerazioni che mi pare portino a dire che quello che io chiamavo "effetto giroscopico" e che in effetti andrebbe chiamato "precessione" puo' essere scatenato anche da un cambio di inclinazione provocato a sua volta da un cambio di posizione del baricentro.
Vero. Ma altrettanto vero che un tentativo di cambio di orientamento dell'asse di rotazione della ruota anteriore scatena, per precessione, un cambio di inclinazione del sistema moto-pilota rispetto alla verticale.
E una volta inclinato il sistema, lo sviluppo conico dell'impronta a terra della gomma fa il resto, come dice Nicola66.
Tutto questo tra l'altro e' spiegato splendidamente nel libro di Wotan e possiamo darlo per assodato.
Il problema che ponevo e' pero': sappiamo che esistono un sacco di modi per inclinare la moto, che poi e' cio' che ci serve per curvare, ma molti (e anche la mia esperienza) dicono che il modo migliore per farlo (migliore perche' piu' dosabile, meno faticoso e piu' rapido) e' la pressione sul manubrio verso l'interno curva (cioe' un accenno di controsterzo). La domanda era: questo lo si usa anche in pista su moto mooolto diverse dal mio misero Scarver o la' prevalgono altre tecniche?
PS scusate il post-fiume!