Esprimo un mio pensiero articolato:
le case giapponesi hanno a che fare con numeri di produzione tali (e margini conseguenti) da potersi permettere una progettazione accurata, studiata e limata al millesimo come costi, materiali, soluzioni.
BMW, come Guzzi o Ducati, hanno a disposizione margini mooolto più bassi, e se in passato esageravano con calcoli progettuali (con conseguente peso in più e pedanterie tecniche), ora non hanno lo spazio economico per farlo, ma per affinare e smagrire progettazione e produzione ci vorrebbero i margini giapponesi.
In ogni caso, tanto di cappello alle scelte delle case europee e ai risultati.
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