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Originariamente inviata da trere' alfredo
Premesso come Arrigo Sacchi che spesso menzionava "il bus de cul" è la componente essenziale per il buon fine di ogni azione, il mio parere riguardo l'andare in moto è questa: il "segreto" non è altro che non fare mai quello che non sai fare.
Ogni persona ha una soglia del dolore diversa dalle altre, ogni motociclista ha un talento genetico che gli può permettere di più rispetto ad un altro, addirittura rischiando meno.
Perla si saggezza dalla "LEGGENDA"
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grandissima cazzata........
Dal Giappone arriva una notizia tristissima per il mondo del motociclismo: il giornale giapponese Asahi Shimbun riporta la notizia della morte di Norifumi Abe in un incidente stradale, ucciso da un camion che avrebbe eseguito un'inversione ad "U" davanti a lui mentre era alla guida di uno scooter.
Abe aveva 32 anni, ed al debutto nel Motomondiale aveva così impressionato che il giovane Valentino Rossi scelse il suo soprannome (Rossifumi) proprio in suo onore.
Norifumi Abe era figlio di Mitsuo Abe, pilota di auto da corsa piuttosto noto in Giappone, ed ha iniziato la sua carriera sulle due ruote fin da piccolissimo. Visto il suo talento, dopo le scuole elementary la sua famiglia lo portò negli Stati Uniti per perfezionare la sua tecnica. Nel 1996 vinse il suo primo GP.
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