Che ci sia molto "marketing" nell'offerta di questo tipo di propulsore sono d'accordissimo anche io. Del resto, è sempre così.
Però, va detta una cosa: le microvariazioni di velocità date dall'accensione irregolare ad alti regimi sono talmente veloci che - oggi come oggi - nessun sistema elettronico antiskid o di modulazione della coppia può controllare. Queste variazioni cinetiche sono proprio quanto serve al pneumatico per mantenere il grip al suolo.
Va aggiunto anzi che l'unione di big bang con tecnologie quali ride-by-wire produce a detta di moltissimi tester una sensazione di "trazione in mano" ineguagliabile dai motori tradizionali ad alti regimi.
A tutto questo consegue un vantaggio competitivo per gli appassionati della pista . Vedremo poi le prove dei tester, ma sono sicuro che Yamaha abbia messo in piedi "qualcosa di consistente". Non credo che commetta errori grossolani, spacciando lucciole per lanterne...
Come dicevo, c'è anche un certo vantaggio per la sicurezza. La perdita di aderenza per eccesso di coppia a regimi elevati è un fenomeno fin troppo comune che produce la classica caduta "high side", molto nota ai costruttori di hypersport commerciali.
Nelle moto da competizione i miglioramenti recenti delle gomme mitigano i vantaggi del motore big bang. Inoltre, la transizione agli 800 cc ridimensiona un po' il problema delle potenze troppo esplosive entro i 12-17000 rpm, problema che però può affliggere i 1000 cc commerciali spinti con coperture non proprio da MotoGP.
In quanto ai 4 cilindri con esplosione sincronizzata... non è proprio la stessa cosa di un mono di quadruplice dimensione, dato che le accelerazioni e le velocità dei pistoni sono molto differenti (anche le inerzie sono diverse, perché sono in linea generale diverse le corse e perché 4 pistoni piccoli non hanno le stesso peso di un pistone grande relativo alla stessa cubatura totale, ma qui si entra in dettagli).
Un quattro con accensione unica sincronizzata potrebbe in teoria raggiungere rpm più elevati di un mono di equivalente cilindrata. Poi - è ovvio - lo squilibrio e le sollecitazioni sarebbero inconcepibili per qualunque costruttore.