Aggiungo che con Valentino succede una cosa che non ho mai visto succedere a nessuno; i suoi stessi avversari hanno sempre ammesso la sua grandezza.
Non è una cosa tanto scontata in uno sport nel quale si mette a repentaglio la propria vita e nel quale proprio per questo servono motivazioni fortissime ed una enorme fiducia nei propri mezzi; è uno sport nel quale oltre all'elemento umano esiste anche un fattore variabile (la moto) che serve su un piatto d'argento la possibilità di additarla come colpevole delle proprie sconfitte (o causa delle vittorie altrui).
Eppure tutti gli avversari che si sono succeduti nel tempo (si perchè gli altri si sono alternati al vertice per qualche anno ma lui è sempre stato li) lo hanno ammesso (tranne Biaggi



).
Gibernau ne esaltava la straordinaria forza mentale, Edwards (compagno di squadra che lo conosce molto bene) lo ha definito "il più grande di tutti i tempi", Melandri la ha sempre chiamato "l'extraterrestre", Livio Suppo (team manager Ducati che dovrebbe idolatrare Stoner) ammette che Valentino è "il pilota di riferimento", Carlo Pernat (manager di Capirossi ed uno che ha passato una vita nel motomondiale) dice "come lui nessuno" ed ora anche uno dei nuovi arrivati, Lorenzo (davanti al quale mi inchino perchè è il futuro) dice questo (intervista oggi nel dopo gara):
"Mi ha colpito Rossi: novanta vittorie, un risultato quasi insuperabile e oggi ho capito che lui non ha paura di nessun rivale, non so se è il più grande di sempre, ma credo che ci sia molto vicino..."
Insomma tutta questa gente che lo conosce poco e che capisce poco di piloti lo osanna; meno male che qui sul forum ci sono quelli "davvero competenti" e che sanno bene "come stanno le cose" che ne sminuiscono il valore...

