Io qualche pagina fa avevo evidenziato come analizzando l'articolo di Repubblica con un minimo di spirito critico fosse chiaro come quella notizia fosse in realtà una non-notizia, frutto di giornalettismo dopato, al livello degli scoop su Lele Mora. Partendo dalla notizia-bidone poi si è scatenata la solita sagra del luogo comune e i soliti fustigatori del malcostume (quello altrui, naturalmente). Allora cerchiamo di mettere un altro punto fermo. E' vero che in Italia è estremamente più rischioso circolare rispetto ai paradisi in terra che ci circondano? I fustigatori non hanno dubbi, invece le statistiche qualcuno ne hanno. Vedere per esempio
http://it.wikipedia.org/wiki/Inciden...dali_in_Europa
In italia il rischio di morte (in rapporto ovviamente al numero di veicoli circolanti ed ai Km percorsi, sennò stiamo parlando di aria fritta) è pari a quello francese e irlandese, e di poco superiore a quello tedesco, ma inferiore a quello di paesi insospettabili come Belgio o Austria (qui forse si spiega con il numero di KTM in circolazione

).
Ripeto: non facciamoci prendere per il chiulo, per favore. E non prendiamoci per il chiulo fra di noi.