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Originariamente inviata da Huey
Bene, ed adesso spiegaci dove cavolo sentite quei profumi che andate decantando...
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Ma nel bicchiere, che diamine!

Questione di abitudine, allenamento e, soprattutto, memoria. Non e' cosi' complicato. Il talento lo tirerei in ballo solo ai livelli piu' elevati.
In verita', i riconoscimenti olfattivi sono in gran parte cinema, come il somellier che faceva Albanese in tv.
Quello che resta e' la curiosita'. In altre parole, per citare uno slogan molto efficace, "il gusto di saperne di piu'" per trovare il giusto mezzo tra il vino al metanolo e Michele-l'-intenditore.
Per venire a noi, rudi scorze di motociclisti, si finisce per viaggiare e guardare il paesaggio con occhi diversi, ammirando i colori delle vigne che mutano durante l'anno, le potature, l'allineamento dei filari. Passare per certi piccoli paesi e sentire l'odore di sciacquatura di botte che da una domenica all'altra diventa odore di mosto. Rispettare il lavoro enorme che dalle vigne alle cantine puo' arrivare a farci sentire in un bicchiere un pezzo di storia.
Anche queste sono soddisfazioni.