tratto da motociclismo:
Preoccupa il progetto della Regione Lombardia di vietare la circolazione ai mezzi più vecchi. Uno studio dimostra che le motociclette Euro 0 emettono lo stesso PM 10 di una moderna auto a benzina Euro 4. Ma una legge le vuole togliere di mezzo lo stesso.
Sabato mattina alle 10, nonostante la pioggia, almeno 500 motociclisti e molti proprietari di vecchie auto si sono dati appuntamento a Milano in piazza Duca d’Aosta sotto il grattacielo Pirelli.
Il raduno sotto la sede della Regione è stato organizzato dal comitato “Motocivismo” per protestare contro il progetto della giunta di Roberto Formigoni che, dal prossimo luglio, vuole vietare la circolazione in Lombardia alle auto e alle moto Euro 0.
Il provvedimento, se approvato così come è stato scritto, bloccherà dall’anno prossimo l’utilizzo di circa 1 milione di automobili e circa 500 mila tra moto e motorini nella nostra regione.
“E' un provvedimento senza senso”, dice Andrea Trentini, 38 anni, presidente di Motocivismo.
Per dimostrare la sua tesi, Trentini cita uno studio dell’ARPA Lombardia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente). La documentazione dimostra come una vecchia moto a 4 tempi Euro 0 produca lo stesso PM 10 di una nuova auto Euro 4 a benzina.
E se si fa il confronto con una moderna auto diesel - sempre Euro 4 - inquina addirittura la metà.
Ma il governatore Formigoni li ha visti questi dati?
“Non lo so”, dice Trentini. “La posizione di Formigoni sembra più orientata a favorire le case produttrici piuttosto che i cittadini. Perché non fa controllare le emissioni delle industrie o le caldaie dei riscaldamenti per vedere chi inquina davvero?”.
Scusi, ma non è che lei, da motociclista, cerca di spostare il problema?
“Non lo dico io”, ribatte Trentini. E tira fuori un altro foglio, questa volta con l’intestazione della Regione Lombardia. “Questo studio dice che il traffico motociclistico influisce sull’inquinamento ambientale in misura dello 0,06%. Significa che la qualità scadente dell’aria che respiriamo non è imputabile alle moto”.
Intanto sotto il Pirellone si sono radunate anche una elegante Porsche 356 “bigriglia”, diverse Fiat 500, Alfa Romeo Giulietta e tantissime moto.
Ci sono Hell’s Angels arrivati dalla Svizzera su Harley-Davidson nere. Tranquille Moto Guzzi V35. Fiammanti Honda Gold Wing superaccessoriate, oltre a sportivissime Honda CBR900 Fireblade e Suzuki GSX-R 750.
Tra i tanti cartelli esposti sulle moto ne spicca uno, ormai fradicio dalla pioggia, dedicato a Formigoni.
“Altro che Regione. Mandiamolo a Zelig. Farà ridere, ma almeno non sarà dannoso”.
Alessandro Gatti, 46 anni, di Milano, professione cameraman, da sempre in moto, non tira fuori studi o statistiche ma fa un semplice ragionamento. “Quando vado al lavoro in auto ci metto 45 minuti. Quando prendo la moto, per fare lo stesso tragitto ce ne metto 10... Allora? Inquino meno quando prendo l’auto o quando sono in moto? Oltretutto contribuisco a snellire il traffico. Vogliamo vedere che succede a Milano se tutti i motociclisti lasciano la moto e prendono l'auto? Il caos”.
Il comitato “Motocivismo” ha un’idea. Basterebbe una deroga che permetta alle vecchie moto di poter circolare purché rientrino nelle emissioni inquinanti stabilite per legge, come fu per il bollino blu. Per farlo basterebbe attrezzare le officine per la verifica dei gas di scarico anche dei motocicli.
Pensate che Formigoni ci ripensi?
Trentini non sembra ottimista: “Nell’incontro di qualche giorno fa in Regione, a parte una generica “lisciata”, non abbiamo avuto alcun segnale concreto”.
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