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Originariamente inviata da Manga R80
ma i mutui adesso, per soluzioni mini, su che cifre stanno? e tu Ergal riusciresti ad avere uno straccio di cifra di partenza? Da come la metti, credo che tu intenda che affitto o mutuo siano la stessa cifra. Guanaco intende affitti assai inferiori alle rate di mutuo, credo... (cut)
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Certo.
E poi non bisogna dimenticare che per il mutuo non ci sono solo le rate (indicizzate o meno). Il capitale versato all'inizio ha un costo finanziario, dato che non può rendere nel tempo in investimenti alternativi. E quello che non viene richiesto come versamento secco si riflette comunque nell'interesse per il credito erogato.
Comprare una casa col mutuo significa fare un debito. E i debiti le banche se li fanno pagare profumetamente.
Ricordiamo poi che tutti i calcoli del tipo "sono un ganzo, ho comprato a x e ho rivenduto a 3x" non tengono conto di due cose:
1) Oscillazioni di mercato
2) Inflazione
Se si vuole vedere obiettivamente l'investimento nel mattone come un processo sul lungo termine (non cioè come una speculazione a cavallo di oscillazioni), allora bisogna considerare come sono andate le cose nel passato. Inoltre, bisogna farlo togliendo l'inflazione, cioè - come si dice - in "moneta reale".
Facendo questo (fonte Nomisma), si osservano sino al 2001 4 cicli di mercato nel valore degli immobili... altro che "le case sono sempre andate su"!

C'è un ciclo anche dopo il 2001. Le case sono ancora aumentate un po' e hanno ripreso la fase discendente. Attualmente i prezzi restano cmq molto elevati. Direi che non è proprio il momento di acquistare, fermo restando che il futuro non lo conosce nessuno...
Tornando al grafico, in 37 anni (mica poco) il prezzo/mq delle abitazioni italiane è all'incirca raddoppiato, il che equivale a una rivalutazione media pari a circa 1,9% all'anno al netto dell'inflazione.
Ovvio che in media deve pur aumentare, la ricchezza e i profitti ci sono stati in tutti i settori. Ma 1,9% è veramente pochino se confrontato con quello che si dice in giro.
Il rendimento borsistico nel periodo equipollente è più elevato, ma, inevitabilmente, implica rischi superiori rispetto al mattone, questo sì.