Volenti o nolenti, a differenza di altri ambiti sportivi, nel motorsport c'è una componente tecnica che ha un peso, che puù essere variabile a seconda del talento del pilota a cui si dà in mano quella componente. Il metro di paragone sono sempre i compagni di marca, questo è innegabile. Oppure, condizioni particolari in cui il talento ha per forza di cose il sopravvento sul mezzo tecnico, mi viene in mente Senna che nel diluvio di Montecarlo viene fermato dal 'sistema', che interrompe la corsa perchè Ayrton, su una Toleman talmente brutta e sgraziata da essere battezzata 'Il maiale', sta ridicolizzando Alain Prost. Mi tengo fuori da esempi motociclistici per non innescare diatribe, ma di casi ne abbiamo avuti molti.
Diciamo che noi siamo un pò 'confusi' dalle preferenze personali e facciamo fatica as ammettere il talento, se appartiene ad un pilota che non ci sta simpatico.
Io ho la passione del gesto sportivo, indipendentemente da chi lo compie. Mi frega nulla se sia italiano, straniero, se guidi una Honda, una Ducati o una Canistracci GP (Il mio vecchio progetto che prima o poi realizzerò

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