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Originariamente inviata da RedBrik
Su una RT non ci sta un mono da 250cc che frullina, carica una batteria che poi viene usata da un motore elettrico?
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questa frase, unita alle successive considerazioni che l'ibrido esalta i propri vantaggi nell'utilizzo che preveda un maggior numero possibile di transitori di accelerazione e decelerazione è un non senso ingegneristico. Mi spiego. Il dimensionamento anche di tutto il sistema elettrico va fatto, con margine, sulla potenza media erogabile. E qui sta il punto. Su un elettrico serie, come quello che implicitamente descrivevi, la potenza media elettrica è quella del motore termico. Significa che, nel tuo esempio, tu ti muovi mediamente in montagna in due con un mezzo da 400 kg con 25 cavalli. Se, come prospettavi, volessi usare maggiormente la batteria e sovraccaricare il motore elettrico il controllo elettronico non te lo permetterà. Per due fondamentali ragioni. 1) scaricheresti rapidamente le batterie , nonostante la ricarica termica per lo sbilanciameno carica/scarica. 2) sovraccaricheresti 3/4/5/6 volte (per ottenere un centinaio di cavalli alla ruota) il sistema di trazione elettrico. Se anche il controllo elettronico te lo permettesse lo potresti fare una tantum ma dopo dovresti attendere il necessario raffreddamento. I cicli termici limitano comunque il sovraccarico del motore e del convertitore elettrico. Infatti nella mobilità elettrica, caratterizzata da continue fasi di accelerazione e decelerazione, questa della sovraccaricabilità è sostanzialmente una favola; inapplicabile. I treni, che pure avrebbero poi molti chilometri per raffreddare rame, ferro e alluminio prima della stazione successiva, non spuntano in sovraccarico. Eppure avrebbero la linea di contatto a potenza virtualmente infinita a monte, non le batterie. Concludo indicandoti che l'autobus ibrido più volte citato aveva 90CV di termico installato e circa 150KW di elettrico. Il controllo faceva lavorare l'elettrico sino a 100Kw, poi intervenivano le protezioni e un eventuale sovraccarico ottenuto con un certo comando non poteva essere ripetuto sino a che le varie termocoppie indicavano l'avvenuto raffrescamento. Su un autobus destinato a specifiche linee urbane il rapporto potenza installata termica/elettrica può essere studiato al meglio ed implementato dal controllo. Su un veicolo privato no, poichè destinato a molteplici situazioni di utilizzo, quindi il controllo tenderà a proteggere sempre l'integrità del sistema di trazione. Da ultimo il valore di densità di potenza per unità di massa di un motore termico è discretamente migliore di un equivalente sistema di trazione elettrico. Traduzione : un sistema elettrico (convertitore + motore + sistema di raffreddamento + accessori) da 180CV non pesa 70kg come un 1290 KTM (esempio a caso). Quindi la supposta riduzione di peso è un'altra favola.