Utilizzare la tecnologia delle corse per giustificare scelte tecniche sulla produzione di serie non ha senso alcuno. Le moto o le macchine da corsa sono progettate e costruire per un solo scopo: essere le più veloci possibili, nel rispetto di regolamenti spesso astrusi e senza nessuna attinenza alla pratica quotidiana, e durare quanto basta per finire una gara. Non credo che chi ha progettato il cambio DCT di Honda e la sua integrazione sulla, per dire, NC750, avesse gli stessi obiettivi da traguardare, non credete? Quindi, tornando con i piedi nel nostro mondo di normo-dotati, l'adozione di un cambio automatico su un motoveicolo risponde essenzialmente ad un unico obiettivo principale: semplificare la guida sia per chi ha poca esperienza sia per chi, pur con esperienza, ricerca una guida più "assistita". L'idea di fondo è "scooterizzare" anche moto di cilindrata e pesi importanti per conquistare nuova clientela. Pochi motociclisti di lunga data si fanno convincere dai vari cambi automatici proposti nel corso degli anni, solo Honda continua ad investire e credere nei suoi DCT, il resto del mondo rimane fedele al meccanico tradizionale, eventualmente arricchito da sistemi QS sempre più sofisticati ed efficaci, decisamente meno costosi.
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Il GS logora chi non ce l'ha! Da oggi R1300 GS Trophy 2024.
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