volendo fare un po' di filosofia da 4 soldi, in 150 anni di sviluppo del motore a scoppio sono due i filoni che sono stati perseguiti nel funzionamento:
1) rendere perfetta il piu' possibile la carburazione e quindi la combustione a tutti i regimi e carichi
2)rendere la curva di coppia piu' estesa possibile.
Oltre ovviamente a un aumento di affidabilita' e recentemente miglioramento di consumi e inquinamento, che pero' sono anch'essi attinenti ai due punti di cui sopra.
Per fare questo si e' reso variabile cio' che di sua natura e' fisso.
SI comincio' con l'anticipo che si variava a mano con un manettino , poi con i carburatori sempre piu' sofisticati . Un carburatore elementare come a inizio secolo scorso si basava sulla semplice evaporazione della benzina dal serbatoio attraversato dal tubo di scarico per favorire l'evaporazione....
Tutte le altre "variabilita'" che sono seguite, dalla distribuzione fino ai condotti a telescopio hanno sempre avuto il medesimo scopo , ovvero perseguire le due condizioni dette prima.
Il bello e' che la condizione 2 e' stata anche lo sviluppo dei motori elettrici (con i regolatori elettronici di velocita' e coppia).
Ogni miglioramento ha comportato una complicazione costruttiva ma ben ripagata dai risultati.
Ecco che quindi anche il motore elettrico "pulsante" andrebbe in questa direzione filosofica. Saranno gli ultimi canti del cigno dei motori termici in connubio con gli elettrici prima che questi ultimi prendano il sopravvento. Si finira' che si fara' il percorso inverso, per dare "personalita'" ai motori elettrici si faranno mappature di regolazione che ne renderanno la coppia "strana", magari simile a un termico. PEr puro divertimento.
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