Mia moglie, con la Fettecento si lamenta del fatto che appena pela l'acceleratore e' gia' a 70/80 ! Ripeto, con la 700, che ferma non e', ma non e' sicuramente una super sportiva.
Tuttavia, i limiti cerca di rispettarli il piu' possibile, ma quando vede una bella strada senza apparenti rischi, aumenta l'andatura, non a livello ZAM, ma sicuramente anche lei cerca anche un po' di divertimento, che non vuol dire staccate al limite o tirare le marce al fuori giri. Detto questo i primi giri in Svizzera che risalgono ad una ventina di anni fa, se erano un'agonia, per lei, figuratevi per me.
Erano .
Erano perche' adesso, se vogliamo rilassarci qualche giorno, guidare tranquilli, non viaggiare sempre con l'occhio sull'asfalto (per evitare buche o tombini), anzi, con la possibilità' di guardarci un po' attorno senza la smania da prestazione, se vogliamo girare "civilmente" e con un certo margine di tranquillità', andiamo proprio in Svizzera.
Con la fortuna di essere ad un paio d'ore dal confine, sta quasi diventando l'alternativa alla Francia, ma sicuramente all'Italia.
I limiti li troviamo sensati, sicuramente molto piu' sensati che non da noi, le strade sono perfette, la segnaletica, sopratutto quella a terra e' sempre chiara e precisa, la pulizia e la cura del territorio sono esemplari. Certo non ci ingarelliamo o pretendiamo di essere al Mugello. E' ovvio che siamo piu' ligi in Svizzera, per la para di un salasso, che non in Italia, non lo nascondo, ma anche qua, cerchiamo ugualmente di metterci buon senso e non sicuramente per imposizione.
Alla fine, in terra elvetica, mi rilasso e mi diverto, ma non ci vado sicuramente per cercare il tempo sul giro. Certo, se solo costasse meno

E come scritto in qualche altro post, in Svizzera abbiamo incrociato motociclisti senza cervello, francesi e anche svizzeri che vorrei personalmente ringraziare per eventuali e futuri giri di vite.
Stesso discorso sulla Sardegna, anche se, essendo Italia, e' piu' facile interpretare un limite come un consiglio piu' che un obbligo
Se vogliamo essere rispettati, dobbiamo essere i primi a rispettare.