Qualcuno vedeva come una sconfitta sociale il fatto che, molto prima che qui, in Giappone gli operai fossero ingegneri.
O assurdo che venga richiesta la conoscenza di piu' lingue per fare le pulizie in albergo.
Non è colpa dei politici se l'italia dà meno importanza del dovuto al livello culturale della popolazione.
I politici non sono una entità unica crudele, sono solo una massa di persone come tutti gli altri, un campione rappresentativo del popolo che lo ha eletto. Quand'anche i politici avessero la consapevolezza del giusto, non avrebbero interesse a portarlo avanti contro il sentimento del votante.
Non sono off topic, mi riferisco al votante che ha scritto a motociclismo.
Non si risolve prendendo quello e spiegandogli, numeri alla mano, che dall'europa l'italia ci ha guadagnato e che dobbiamo preoccuparci di piu' del nostro export alla Germania che dell'import da essa. Si rifiuterà di accettare i dati, dirà che sono falsificati da una lobby segreta.
Si risolve creando un popolo dotato di dignità. Ho conosciuto contadini fermi alla terza media che davano l'idea di saperne quanto i professori dell'università, non tanto perchè nel frattempo avevano letto il giornale tutti i giorni (non quello fucsia, quelli bianchi) ma sopratutto perchè sapevano di non sapere ed evitavano di esprimersi dove non era il caso.
E' questa la cosa grave, non che la gente non vada all'università, ma che chiunque si senta in diritto di protestare scrivendo ai giornali, scrivendo su facebook, scendendo in piazza, per cose che non esistono, pensando che esistano.
Prima che inventassero le università, i popoli facevano già affari transcontinentali, ora sull'aereo per new york trovi certi subumani che passeranno il loro week end cercando le nike che non vendono ancora a milano o napoli.
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