Quote:
Originariamente inviata da Pasqui!!!!!!!!
...ma anche il quick shift io non lo scagionerei del tutto.
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Il problema del quickshift è più psicologico che reale.
Non so come tu guidi la moto ma io, sulla mia (Boxer bialbero) la leva della frizione la tiro realmente solo in condizione di manovra, rallentamento e innesti subito successvi alla partenza.
Col motore a regime, la frizione viene tirata in maniera simbolica, sfiorandola, giusto per sincronizzare il mio cervello col piede per la cambiata ma praticamente il disco rimane solidale al volano.
Chiaramente viene anche ruotata al minimo la manopola dell'acceleratore.
Semplicemente, ad un determinato regime, col sistema di cambio motociclistico a tamburo lo stacco della frizione può non avvenire.
Il quickshift desta preoccupazione perché già in principio il cambio delle ultime BMW non è morbido, anche a frizione tirata.
Dal momento in cui togli vigore al tiro del motore (quello che in soldoni fa il quickshift) nel momento della cambiata l'impatto su tutta la catena cinematica è molto basso a prescindere. Discorso diverso è in scalata, infatti il quickshift che permette il cambio di marcia in scalata è un attimo più complesso delle prime versione che permettevano solo di alzare i rapporti.
L'ingranaggio spezzato visibile in foto a me pare più snello di una corona da bici.
Non li biasimo perché sono costretti a ridurli al'inverosimile però c'è il rischio che si rompano.
Rischio credo in ogni caso molto raro...