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Originariamente inviata da bim
Io sono ancora peggio
Non ho mai comprato moto giapponesi, solo i motori delle Bimota ed una Honda costruita ad Atessa, una Buell americana con telaio, iniezione, gomme italiane e motore austriaco
Poi solo italiano tedesco austriaco, da 50 anni
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Io vado su due ruote da una trentina d'anni. Tredici moto acquistate, di cui undici italiane e due tedesche. Preciso che le due BMW le ho scelte per mancanza di un modello di produzione italiana che rispondesse alle mie esigenze, che non erano manco così assurde: volevo una sport-touring, e in Italia non se ne facevano più.
Il giorno che l'alternativa sarà solo comprare cinese, sarà il momento di smettere di andare in moto.
Viviamo nel Paese dove sono nate tutte le cose più belle mai realizzate dal genio umano, dove l'esaltazione dell'estro ha creato capolavori che il mondo ci invidia da sempre, anche nel campo delle motociclette. Per quale ragione, mi chiedo, dovremmo, proprio noi, abbassarci a guidare motorette tanto anonime, insignificanti, umilianti per la nostra passione?
Perché dovremmo barattare il bello del "fatto in Italia" con un blocchetto elettrico luminoso o uno smarfon al posto del cruscotto?
Sarò campanilista, ma 35 cavalli li aveva anche la SS350 di ormai quasi trent'anni fa, non è che bisogna esser cinesi per fare un motore che non va un cazzo. La differenza è che il desmodue si taglianda ogni 10000 chilometri, ha due sole valvoline per cilindro, e nemmeno il raffreddamento a liquido.
Ah, sì... c'è anche il trascurabile particolare che sta dentro a una motina che anche ai suoi tempi non costava niente, ma era una vera sportiva italiana, fatta in modo eccelso, che insegnava ai diciottenni di allora ad andare "davvero" in moto.
I ragazzini di oggi, salvo rare eccezioni, non hanno manco idea di come sia fatta, una motocicletta. Ma li avete visti i due sveglioni del video? Dai, siamo seri...